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DE VRIJ: “In Italia sto crescendo, ma che peccato per la sconfitta di Empoli”

Il difensore olandese aggiunge: “Mi serve ancora tempo per capire alcune cose, per studiare gli avversari. Spesso uso il pc per visionarli prima dei match”…

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NOTIZIE LAZIO – Il suo ambientamento in Italia procede spedito: Stefan DE VRIJ sta prendendo il comando della difesa della LAZIO ogni giorno di più. In attesa di tornare a guidare il pacchetto arretrato biancoceleste, il gigante olandese ha risposto alla chiamata della propria nazionale, impegnata contro Messico (amichevole) e Lettonia (qual.Euro 2016). Sfide che ha presentato al portale  heldenonline.nl, dove parla anche di Lazio:

In Italia si sono sorpresi della vittoria dell’Islanda sull’Olanda per 2 a 0?
“Nello spogliatoio della Lazio non ne abbiamo parlato molto, solo con alcuni giocatori ho affrontato il discorso. Nella Lazio ci sono due nazionali albanesi (Berisha e Cana, ndr) che avevano già affrontato l’Islanda e mi avevano avvertito della pericolosità dell’avversario”.

Hai notato che ora c’è un’atmosfera diversa intorno all’Olanda?
“No, per niente in realtà”.

Non c’è più pressione del solito?
“Non la sento. Quando ci si aspetta che una squadra vinca c’è sempre pressione. Se avessimo vinto contro l’Islanda ci avrebbero messo pressione per vincere la prossima contro la Lettonia”.

E che ne pensi dell’ultimatum di Guus Hiddink? Ha detto che se perdete con la Lettonia si dimette…
“Per me non è motivo di ulteriore tensione, con tutto il rispetto. Dobbiamo vincere contro la Lettonia e ho piena fiducia nel fatto che ci riusciremo”.

Hai più ripensato al rigore che hai provocato sullo 0 a 0 contro l’Islanda?
“Sì, in quel momento avrei potuto temporeggiare. So dove devo migliorare”.

Prima della sconfitta con l’Empoli la Lazio veniva da sei risultati utili consecutivi…
“Peccato, davvero. Ma io mi sento in grandissima forma, sono davvero contento. Alla Lazio procede tutto a meraviglia!”.

Prima di trasferirti alla Lazio ti era già capitata l’occasione di lasciare il Feyenoord?
“Sì, anche nella passata stagione c’è stato un momento in cui ero sul punto di lasciare il Feyenoord per provare un’esperienza all’estero, ma non mi sentivo ancora pronto. Subito dopo il Mondiale però è arrivato quel momento. Ho dovuto lasciare improvvisamente tutti miei amici, la mia casa, ma adesso sono così appassionato da tutto ciò che mi circonda che non sento mai nostalgia di casa”.

Che significa fare il difensore in Italia?
“In Italia i difensori hanno un compito molto importante, qui la fase difensiva è curata nei minimi dettagli. Questo è uno dei motivi per i quali ritengo di aver fatto realmente una buona scelta, sento che sto già migliorando. Lavoro sodo ogni settimana, ogni partita è difficile, che sia contro l’Empoli, la Fiorentina o l’Hellas Verona. È bello conoscere ogni giorno qualcosa di nuovo, vedere stadi e giocatori diversi. Mi serve ancora tempo per capire alcune cose, per studiare gli avversari. Spesso uso il pc per visionarli prima dei match”.

I tifosi della Lazio ti vedranno mai girare per Roma in motorino?
“A Roma è pieno di motorini (ride, ndr). Il club mi ha sconsigliato fortemente di andare in motorino, è molto pericoloso. Ho una piccola macchina, per andare in centro è l’ideale!”.

Segui ancora il Feyenoord?
“Sì! Ovviamente quando mi è possibile. Quando Lazio e Feyenoord giocano contemporaneamente controllo solo il risultato. La stagione è iniziata a rilento, ma la squadra è davvero buona”.

I tuoi successori erano pronti…
“Sì, ora c’è già un ottimo pacchetto arretrato con Sven van Beek e Terence Kongolo. Questo Feyenoord farà bene, è solo l’inizio del percorso“.

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