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Quella febbre da gol del soldatino di Conte. È lui l’uomo in più
LA GAZZETTA DELLO SPORT (M.Cecchini) – «Stavolta il tiro mi è riuscito bene» dice il laziale al suo primo centro dopo 26 presenze. Esterno o mezzala è sempre efficace…
RASSEGNA STAMPA LAZIO – E alla 25esima presenza CANDREVA esultò. Proprio lui, il “pupillo” di del ct CONTE che fino ad oggi aveva avuto difficoltà ad inquadrarlo tatticamente. Ma, come sottolinea La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini), per chi è dotato di umiltà, tecnica e fiuto del gol è solo questione di tempo. E così, dopo essere diventato un leader con la LAZIO, ‘Romoletto’ si sta conquistando una spazio sempre più importante anche in Nazionale. Ieri ha sbloccato la gara con una perfetta stoccata, poi – nel post – si è dovuto arrendere alla febbre e non ha potuto raccontare l’emozione del primo gol: «Era ora, ci voleva proprio. Stavolta il tiro mi è uscito proprio bene», ha fatto sapere ai suoi compagni. Ora il futuro si tinge sempre più di tricolore per lui, col commissario che pensa di trasformarlo nel suo “Vidal in azzurro”.
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