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L’EDITORIALE di Paolo Cericola. Tutti possono cadere, ma l’importante è riuscire a rialzarsi subito
L’analisi del momento biancoceleste
L’EDITORIALE di Paolo Cericola. Tutti possono cadere, ma l’importante è riuscire a rialzarsi subito
L’analisi del momento biancoceleste
L’analisi del giorno dopo porta una semplice riflessione; quale strada intraprendere ? Il bivio è davanti agli occhi, ma bisogna riflettere prima di agire. Si può iniziare il processo a ciò che poteva essere e non è stato, sottolineando ancora una volta gli errori commessi e che sono davanti agli occhi di tutti, dandosi la zappa sui piedi e lasciando un alibi perfetto a chi invece è tenuto a non mollare proprio ora, oppure archiviare il prima possibile una pessima figura, che comunque aveva acceso delle spie anticipatamente, e voltare immediatamente pagina.
L’analisi di ieri sera del Renzo Barbera è presto fatta. Ha ragione Ledesma quando afferma che gli assenti non devono essere citati altrimenti si fa un torto a chi ha giocato, che invece si vuole assumere tutte le responsabilità, tanto di cappello a chi c’ha messo la faccia ancora una volta e che è stato pronto a snaturarsi rischiando di fare brutta figura per il bene della causa. Caro Cristian, se però seri finito a fare il difensore centrale dal primo minuto e, come hai detto tu, avendo anche provato poco visto l’impegno di Europa League di giovedì scorso, un motivo c’è.
Questa squadra nel 2012 ha giocato solo 2 volte con i titolari; eh già perché mai come in questo momento si deve parlare di titolari. La scelta di Reja era obbligata. Le alternative non convincevano ecco perché è andato in campo un bruttissimo Dias in una surreale difesa a tre. Radu, Konko, Biava, Diakite, Brocchi, Cana, Rocchi con Dias a mezzo servizio e Lulic costretto a scendere in campo nonostante l’ematoma al polpaccio sono il quadro esatto di quello che è avvenuto ieri sera. Volendo ci si può anche mettere il mal di schiena di Klose, la panchina con Stankevicius inutilizzabile, i ragazzi della Primavera ed il rientrante Mauri. Il lazzaretto è completo e non poteva non andare incontro ad un bagno di sangue… Mettiamoci poi che si sbagliano due ottime occasioni e che l’avversario, grande prestazione di Miccoli e compagni, fa due tiri in porta nei primi venti minuti ed indovina i jolly.
Il bivio ora è lì davanti. Si può prendere la strada dell’analisi spietata sugli errori della società, oppure guardare la realtà. Oggi la Lazio è terza in classifica con l’Udinese, ha davanti i prossimi impegni contro Fiorentina, Roma, Bologna… In un momento decisivo della stagione. Quindi la strada da prendere è quella di rimboccarsi le maniche, voltare pagina, mettere “il coltello fra i denti”, guardare con realismo la quasi impossibile gara di Madrid e invertire subito la tendenza. Roma, Napoli ed Inter sono dietro e lì devono restare. Perché tutti possono cadere, ma l’importante è riscire a rialzarsi subito…
Paolo Cericola
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