DERBY. AAA, gol di una punta cercasi

NUMERI E CURIOSITA’, SPECIALE DERBY – KLOSE ha già messo nel mirino la ROMA: “Spero di segnare”, ha confidato ai tifosi accorsi a Formello per caricare la squadra. D’altronde è stato proprio lui l’ultimo centravanti biancoceleste a trovare la via delle rete in un derby: era l’11 (che sia un segno?) novembre 2012 e la prima LAZIO di PETKOVIC rifilò un’autentica lezione ai dirimpettai giallorossi nell’acquitrino dell’Olimpico, ribaltando l’iniziale gol di LAMELA in appena otto minuti. Prima con un’insidiosa punizione di CANDREVA, poi con il graffio del panzer tedesco, mortifero come un avvoltoio a catturare la conclusione sporca di HERNANES ed impallinare GOICOECHEA con un sinistro chirurgico. La gara si concluse poi sul risultato finale di 3-2. Ma quella non fu la sua unica gioia in una stracittadina: appena dodici mesi prima, il 16 ottobre 2011, regalò il successo ai biancocelesti proprio all’ultimo respiro, spezzando la lunga e “fastidiosa” catena di successi giallorossi e regalando a REJA la sua prima vittoria nel derby.

ATTACCANTI IN APNEA – La storia degli ultimi incroci con la ROMA, però, non premia gli attaccanti biancocelesti: negli ultimi dieci derby la LAZIO ha messo a segno 10 gol e di questi solamente tre sono stati realizzati da una punta di ruolo. Due sono quelli dell’ex Bayern Monaco, l’altro è stato realizzato da Tommaso ROCCHI (l’ultimo “uomo derby” transitato a Formello) nella gara del 18 aprile 2010. E pensare che nei restanti 11 precedenti dell’era Lotito le Aquile erano riuscite a rifilare 16 gol agli eterni rivali. Di questi la perfetta metà (8) sono arrivati proprio dai terminali offensivi (un concerto composto da ROCCHI, PANDEV, ZARATE e DI CANIO) che si candidavano sempre ad un ruolo da protagonista appena vedevano i colori giallorossi. Oggi la situazione è andata modificandosi e le statistiche della banda di PIOLI non portano a scommettere su un loro gol: 20 dei 31 gol realizzati portano la firma di un centrocampista, che rappresentano le vere bocche di fuoco del gioco del tecnico emiliano. Riuscirà il derby ad infrangere questo dogma?

Daniele Gargiulo