“Quando Ravel gioca e’ di un’altra categoria”

RASSEGNA STAMPA LAZIO – Dopo il lungo summit di ieri (CLICCA QUI PER TUTTI I DETTAGLI), filtra ottimismo per quanto riguarda l’arrivo a giugno di Ravel MORRISON. Se dovesse concludersi l’operazione, sarebbe il secondo inglese ad indossare la maglia della LAZIO dopo una leggenda del calibro di Paul GASCOIGNE. “Gascoigne chi?”, questa – come riferisce La Gazzetta dello Sport – la disarmante ammissione del ragazzo classe ’93, ma in caso di firma con i biancocelesti avrà modo di documentarsi su ‘Gazza’ e, magari, scoprire che loro due non sono poi così tanto differenti: genio e sregolatezza ed una classe cristallina li accomuna. Cresciuto nel vivaio del MANCHESTER UNITED, ha bruciato tutte le tappe: “Il più forte ragazzo che abbia mai visto giocare a calcio – ammette Rio FERDINAND nel suo libro – Aveva solo 14 anni e spiccava rispetto a tutti gli altri. A 16 anni già era con la prima squadra. Avrei pagato solo per vederlo allenarsi”. Ma l’ex difensore dei ‘Reds’ non è l’unico ad essersi espresso su di lui: come riporta il Corriere dello Sport, anche Paul SCHOLES ha detto la sua. “I problemi che Ravel ha avuto nella sua vita privata sono noti a tutti e posso dire di aver avuto esperienza diretta di certe questione quando per due anni le nostre due carriere si sono incontrate allo United – ha ricordato proprio ieri l’ex centrocampista -. Ma posso anche dire che è dotato di una visione di gioco incredibile e di una tecnica di base fuori dal comune. Ho visto tanti bravi ragazzi nelle giovanili dello United ma Ravel, nei giorni in cui gli andava, era davvero di un’altra categoria“. Ora, dopo un lungo girovagare ed una nomea di “bad boys” da cancellare, potrebbe arrivare l’occasione di espatriare: “L’unica consolazione è che Ravel è ancora giovane – ha aggiunto Scholes -. Ha ancora tempo permettere a posto la carriera”. La LAZIO è pronta a vincere la propria scommessa.