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I DUE DI PICCARI. MARCHETTI tosto, notte fonda per LEDESMA
Il telecronista di Mediaset Premium indica chi sale e chi scende dopo la sconfitta contro il Cesena…
I DUE DI PICCARI – Nuova puntata con la rubrica di Lazionews.eu: “I DUE DI PICCARI”. Al termine di ogni partita della LAZIO sarà Marco Piccari, telecronista di Mediaset Premium, a indicare chi sale e chi scende nella formazione biancoceleste. Ecco le nominations di Cesena-Lazio:
I DUE “PIU’”
Cataldi: “Ma il cielo è blu sopra le nuvole e non è poi così lontano dobbiamo arrampicarci e crescere senza bisogno di nessuno.” Nonostante l’autogol, dove i suoi piedi non si sono parlati, è comunque stato il meno peggio nella zona centrale del campo. Il più dinamico, non sbaglia le cose normali e cerca l’idea quando può; si perde un po’ nel secondo tempo, ma la squadra non l’aiuta di certo. Danilo deve dimenticare subito l’autogol, il suo cielo è blu e le nuvole del Manuzzi presto andranno via. Un giocatore dalle grandi potenzialità tanto da pensare di impiegarlo, un giorno, anche davanti alla difesa: i tempi e piedi ci sono. Pazienza. Voto 5.5
Marchetti: “Niente paura, niente paura, ci pensa la vita mi han detto così. Niente paura, niente paura si vede la luna perfino da qui”. Esce a valanga su Defrel, vola sul palo in occasione della punizione calciata da Brienza, nega ancora un gol a Defrel, il portierone biancoceleste c’è. Marchetti non ha paura di niente ed è l’unico che prova a costruire un muro per non fare passare il Cesena. Tosto. Voto 6.5
I DUE “MENO’”
Ledesma: “E giunta mezzanotte si spengono i rumori si spegne anche l’insegna di quell’ultimo caffè…dorme tutta la città solo va un uomo in frack…buon nuite bonne nuite. Buona notte…”. Nel giorno della sua 350esima presenza in serie A Ledesma spegne la luce e indossa un vecchio frack, che ormai non va più di moda. Si pianta davanti alla difesa ma sbaglia tutto: non verticalizza mai e fallisce numerosi passaggi, con lui la Lazio non gira. È un diesel di vecchia generazione. Per lui è notte fonda. Spento. Voto 4.5
Candreva: “La macchina del capo ha un buco nella gomma…”. Antonio Candreva, uno di quelli che per esperienza e carisma dovrebbe essere un capo o un leader in campo, non si vede mai. Sia a destra che a sinistra non cambia mai marcia. Il suo motore è imballato, mai un guizzo, mai un’idea. Il turbo di Antonio non si accende e la sua macchina viaggia con più di una gomma bucata. Assente. Voto 5
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