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CARPI, CASTORI: “Caro LOTITO, il calcio non è soltanto diritti tv”
L’allenatore del Carpi Fabrizio Castori, primo in classifica con 12 punti di vantaggio sul Bologna dopo il derby con i rossoblu vinto ieri sera per 3-0, è intervenuto sui 92.7 di TeleRadioStereo. Queste le sue parole…
NOTIZIE LAZIO – L’allenatore del Carpi Fabrizio Castori, primo in classifica con 12 punti di vantaggio sul Bologna dopo il derby con i rossoblu vinto ieri sera per 3-0, è intervenuto sui 92.7 di TeleRadioStereo. Queste le sue parole: “Il Carpi è nato dalla semplice idea che nel calcio come nella vita, di necessità bisogna fare virtù. Siamo una società di una piccola realtà, attenti al bilancio. Abbiamo studiato una rosa di giocatori composta da molti giovani provenienti dalla Lega Pro e dalle serie dilettantistiche. Eravamo partiti per la salvezza, ma quando tra ottobre e novembre ci siamo ritrovati a fare una serie di nove vittorie e quattro pareggi abbiamo capito di poter fare molto bene. Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli conosce bene le serie inferiori e ha portato ragazzi bravi sia dal punto di vista tecnico sia da quello umano. Hanno lavorato moltissimo, capendo che la loro crescita poteva passare tramite gli insegnamenti di un allenatore e le direttive di una società. Questi ragazzi hanno accettato una sfida grande, dimostrando di poter valere la Serie B sebbene venissero da altre categorie. Quando si mettono in campo qualità unita a intensità si riesce a fare un ottimo gioco e di conseguenza poi arrivano ai risultati. In Serie A non c’è intensità, si lavora poco. Anche Antonio Conte ce lo ha detto nella riunione che abbiamo fatto con lui. Il problema è che molti giocatori ad alto livello sono viziati. Gli allenatori spingono per farli lavorare ma spesso non sono supportati adeguatamente dalla società. Io ho chiesto alla dirigenza una tipologia di giocatori, il direttore sportivo mi ha assecondato e mi ha messo a disposizione giocatori con cui andare d’accordo. Un allenatore non deve mai rinunciare alle proprie idee, può modificarle a seconda delle esigenze e alle caratteristiche del gruppo, dovendo esaltare le qualità dei propri giocatori. Lotito? Senza fare polemica voglio solo dire che il calcio non è soltanto diritti tv o bacino d’utenza, il calcio è anche giocare al pallone e deve vincere chi è più bravo“.
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