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Andrea Lenzini: “Felipe Anderson sembra il nuovo Messi”. E quel rigore di Chinaglia a Pievepelago…

Il figlio di Umberto aggiunge: “Non perchè sono di parte, ma mi sembra che la Lazio sia la migliore di tutte e secondo me è la maggiore candidata al secondo posto”…

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NOTIZIE LAZIO – Ai microfoni di Elle Radio, nel corso della trasmissione “I Laziali Sono Qua”, Andrea Lenzini, il nipote del grande Umberto Lenzini, il Presidente del primo Scudetto biancoceleste, parla del momento della truppa di PiolI

Andrea ieri è stata una giornata molto toccante per il popolo laziale. Alle 19, nella Chiesta del Cristo Re a Roma, c’è stata una messa commemorativa per Giorgio Chinaglia e Bob Lovati, due personaggi molto legati a tuo nonno. Che ricordi hai di questi due simboli biancocelesti?
Nonno amava molto Giorgio Chinaglia, al punto che quando Long John andò a giocare in America nei Cosmos, si sentì quasi in colpa per quella scelta di Giorgio. Era come se un pezzo della sua vita se ne fosse andato. C’è un aneddoto che ricordo con simpatia su Giorgio. Quando la Lazio andava in ritiro a Pievepelago c’era molta gente che andava al campo di allenamento per vedere i giocatori. Chinaglia mise in porta un ragazzo del posto e calciò un rigore talmente forte che questo poveretto, per non farsi male alle mani, si girò e la parò con il sedere. Ancora adesso le chiappe di questa persona sono una leggenda nel paese (ride, ndr). Per quanto riguarda Bob penso di poter dire con sicurezza che fosse uno degli amici più cari e riconoscenti di nonno, una persona eccezionale.

Il Presidente Lenzini è stato uno dei più amati della storia. Secondo te perchè?
Perchè era una persona molto umana e non aveva nessun problema a confrontarsi con la gente. Ricordo che c’erano delle persone altolocate che gli sconsigliavano di mescolarsi così frequentemente alla tifoseria, perchè secondo loro avrebbe dovuto mantenere sempre un certo distacco. Lui invece faceva quel che voleva. I suoi giri di campo sono storia. Adesso, non per fare polemica, ma un personaggio come Lotito non sarebbe credibile nel fare il giro dello Stadio Olimpico. L’attuale presidente è stato bravo nel rilanciare la Lazio e nell’allestire una buona squadra, forse lo è un po’ meno nel rapporto con le persone, ma d’altronde ognuno di noi è fatto a modo suo.

Venendo alla Lazio attuale, cosa pensi di questa rosa?
Mi piace tantissimo, sarei un disgraziato a dire il contrario. Vedo lo sviluppo del lavoro di un grande allenatore come Stefano Pioli e il maturare dei ragazzi nell’insieme. Basta fare un esempio su tutti: Felipe Anderson sembra il nuovo Messi, mentre l’anno scorso era un oggetto misterioso. Questo fa capire quanto sia stato bravo il Mister nel dare anche il giusto supporto psicologico al giocatore.

Per la lotta al secondo e al terzo posto chi vedi favorite?
Non perchè sono di parte, ma mi sembra che la Lazio sia la migliore di tutte e secondo me è la maggiore candidata al secondo posto. Per il terzo posto sarà una bella lotta. Mi farebbe piacere se a spuntarla fosse la Sampdoria di Mihajlovic e Ferrero, un presidente stravagante, ma che mi è molto simpatico.

Sperando che questa tua previsione si avveri, credi che sarebbe possibile realisticamente tutto questo? Sai, se restano fuori Roma e Napoli qualcuno potrebbe storcere il naso...
Me lo auguro per il bene dello sport. Spero che, soprattutto le piattaforme televisive, non spingano per avere determinate squadre che possono portare più soldi rispetto ad altre. E’ ovvio che la Sampdoria smuova meno di Roma o Napoli, ma la bellezza dello sport è proprio questa, che tutti possono diventare grandi.

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