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UNO SGUARDO ALLA SERIE A: “Il buono, il brutto e il cattivo” di Marco Piccari
Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”, dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu…
IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO – Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”, dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu, si sofferma sui tre personaggi che più hanno caratterizzato l’ultimo turno di campionato. Ecco i protagonisti della 30° giornata.
IL BUONO: Parma
“Uomini veri, onore al Parma” Prendiamo il titolo della Gazzetta dello sport per inserire i giallo-blu di Donadoni tra il buono di questa giornata di calcio. La vittoria del Parma, ultimo in classifica, sulla Juventus prima è uno spot per il calcio e per lo sport. La crisi economica del club parmigiano non toglie la voglia di giocare ai ragazzi di Donadoni. In campo lottano, cercano la giocate e battono la corazzata Juve. Lucarelli e compagni non riusciranno ad evitare la serie B al Parma, ma almeno stanno salvando la loro dignità. Donadoni e i sui ragazzi con il loro impegno mandano un messaggio chiaro a chi spesso nel calcio parla solo di arbitri e altro, dimenticando la passione e l’amore per quel pallone che rotola nel prato verde. Grazie Parma: questo è il calcio.
IL BRUTTO: Cagliari
Ancora un’altra sconfitta e il Cagliari rimane sempre più incagliato nella zona rossa della classifica. Contro il Genoa la squadra di Zeman ci prova, ma la sfortuna, tre i legni colpiti, e la maggiore qualità dei giocatori di Gasperini fermano ancora una volta i sardi che incombono nella 3 sconfitta consecutiva. Il ritorno del boemo non ha prodotto effetti: 4 partite, 1 punto, 3 gol fatti e 9 subiti, uno score preoccupante. Ma quello che desta maggiore perplessità è la continua chiusura di Zemalandia che in questa stagione ha aperto solo in due occasioni: contro l’Inter e l’Empoli. Troppo poco per fare divertire. Il gioco di Zeman non si vede mai e chi vi scrive lo dice con un po’ di tristezza nel cuore. Quel 4-3-3 da favola sembra un lontano ricordo. I tempi sono cambianti e ormai al luna park non ci va più nessuno.
IL CATTIVO: Hernanes
Determinato, tosto e soprattutto cattivo: questo l’Hernanes visto contro il Verona. Il tecnico Mancini lo fa giocare da trequartista e lui sembra ritrovare lo spirito dei giorni migliori. Il brasiliano recupera palloni, fa a sportellate con gli avversati, imposta e quando può prova la conclusione dalla distanza. Una prestazione positiva che sembra poter riaccendere un giocatore che in quella posizione, ai tempi della Lazio, con 33 gol in A e 41 complessivi, ha fatto innamorare tutti. Certo quell’Hernanes così devastante è ancora lontano, ma contro il Verona il “ Profeta” sembra essere tornato a predicare.
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