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UNO SGUARDO ALLA SERIE A: “Il buono, il brutto e il cattivo” di Marco Piccari
Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”, dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu…
IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO – Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”, dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu, si sofferma sui tre personaggi che più hanno caratterizzato l’ultimo turno di campionato. Ecco i protagonisti della 31° giornata.
IL BUONO: Napoli
Il Napoli è tornato e mette paura. La squadra di Benitez si aggiudica il buono di questa giornata. Gli azzurri passeggiano contro il povero Cagliari che liquidano con un netto 3-0. Seconda vittoria consecutiva, 6 reti segnati e zero subite nelle ultime due partite di campionato e nel mezzo l’onda azzurra ha travolto i tedeschi del Wolfsburg nei quarti di Europa League mettendo più di un piede in semifinale. Adesso Higuain e compagni puntano al terzo posto in campionato che è a soli 5 punti. Dopo le critiche e le sconfitte il Napoli si presenta alla grande per lo sprint finale. Benitez il contropiedista, prepara la ripartenza giusta.
IL BRUTTO: Il Derby.
Dopo 11 anni finisce 0-0 e le milanesi rimangano a centro gruppo. Una stracittadina che nessuno, ma proprio nessuno ricorderà. Forse, la ricorderà il presidente Silvio Berlusconi, al probabile, possibile, ultimo derby da numero 1 dei rossoneri. Lo ricorderà, forse, per lo stesso motivo Inzaghi. Mancini, dal canto suo, continua a viaggiare ad una media punti inferiore a quella di Mazzarri. Lontani nella memoria, ormai scolpiti nella storia, i derby ricchi di fascino, campioni e spettacolo. Il rischio è di vedere ancora molte sfide annoianti, prive di campioni, senza scintille e non resterà che consolarsi con i ricordi dei gloriosi tempi che furono.
IL CATTIVO: la Juve.
I bianconeri sono spietati, cinici e tremendamente cattivi. Neanche la Lazio, con le sue otto vittore consecutive, è riuscita a far tremare la Juve. I ragazzi di Allegri, alla vigilia della partita di Champions con il Moncao, hanno dato un saggio della loro forza. Tosti, compatti e anche un po’ provinciali, così hanno deciso di spazzare via la seconda in classifica. I campioni d’Italia hanno aspettato, difesa e centrocampo attaccati per non dare la profondità alla Lazio e poi aggressione nei confronti dei giocatori di qualità dei biancocelesti. Marchisio, Chiellini ed Evra hanno chiuso Anderson in una gabbia buttando la chiave. Il bunker juventino non ha mai scricchiolato e nel secondo tempo, la Juventus, ha gestito lasciando alla Lazio l’illusione di giocare la partita. Una squadra, quella bianconera, troppo più forte e senza rivali in Italia. Inarrestabile.
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