BERNI tifoso per un giorno: «Che boato al gol di Mauri! Reja ha dato unione, questa è la forza della Lazio»
L’ex portiere biancoceleste ha vissuto il derby in Curva Nord
(getty images)
“Rientrando dalla trasferta di Madeira con gli amici sono riuscito a trovare un biglietto aereo andata-ritorno Portogallo-Italia, il biglietto allo stadio in curva e così ho vissuto il derby tra i tifosi”. Sono le parole di Tommaso Berni ai microfoni di Radio Manà Manà Sport 24. Il numero uno dello Sporting Braga aggiunge: “Mi sono divertito proprio tanto a vedere la partita in curva Nord. Con i tifosi c’è sempre stato un ottimo rapporto ed è stato bello vivere quella gioia insieme a loro”.
Sul gol di Stefano Mauri, rivela Berni “c’è stato un boato generale, è successo di tutto”. “Mi è volata anche via la felpa. Vivere quelle emozioni in curva è stato indescrivibile. Sono contentissimo per Stefano, – spiega Berni durante la trasmissione ‘C’è calcio per te’ – viene da un brutto infortunio e si è ripreso al massimo. La Lazio ha fatto una bella partita, devono continuare così. Non ho sentito nessuno dei miei ex compagni, anzi mi hanno riconosciuto solo allo stadio grazie ad un magazziniere. Volevano che entrassi in campo ma non potevo”. Il derby è anche una partita particolare dai contorni da favola e Berni lo sa bene: “Garrido e Scaloni sono stati molto professionali e non hanno demeritato. Se non sei pronto a livello mentale e fisico fai brutta figura e invece loro si sono fatti trovare pronti”.
Il caso Reja, prima della stracittadina, ha tenuto banco ma l’ex estremo difensore biancoceleste non ha dubbi: “Con il mister si è creato negli anni un grosso legame. Il gruppo è unito fin dai tempi dell’annata in cui rischiammo la Serie B. L’allenatore è parte integrante della squadra e questa è la vera forza della Lazio. I risultati di Reja parlano chiaro. La Lazio deve giocare pensando partita per partita e può credere di arrivare ovunque”.
L’episodio di Stekelenburg ad inizio partita, però, ha indirizzato la sfida. “Da portiere è una regola fin troppo severa. Su azione, se il portiere cerca di prendere la palla, nonostante ci sia il rigore l’espulsione diventa eccessiva. – aggiunge Berni – La regola però c’è e va rispettata. Da laziale sono contento così. La difesa alta della Roma? In questi casi il portiere deve accorciare gli spazi con la difesa. Il portiere però non vede tanto queste cose ma si concentra di più sulla propria area”.
Sempre in tema di numeri uno, Berni parla anche del suo collega laziale Marchetti: “E’ un grande portiere, sta facendo benissimo ma personalmente non avevo dubbi su questo. Insieme a Viviano e De Sanctis stanno facendo molto bene, anche se io prendo Marchetti”. Con lo Sporting Braga sta andando bene e Berni punta in alto: “Siamo secondi e stiamo lottando per lo scudetto. Abbiamo quasi raggiunto l’obiettivo Champions League e ora vogliamo levarci qualche soddisfazione. Perché è andato via Fernando Couto? Lui mi ha detto che ha sempre desiderato allenare e ha avuto questa richiesta in India e così ha deciso di provare. Spero che gli vada tutto bene”.