Oggi l’anniversario del secondo Scudetto, Calori e Tedesco: “Quella settimana sembrava stessimo preparando la finale di Champions!”

NOTIZIE LAZIO – Oggi non è una giornata qualunque per il popolo laziale: quindici anni fa la Lazio di Eriksson conquistava il suo secondo Scudetto. Un trionfo arrivato grazie alla vittoria del Perugia sulla Juventus e, intervenuti ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3, due protagonisti della formazione umbra ricordano quel giorno: si tratta del match-winnerAlessandro Calori e del capitano Giovanni Tedesco. Ecco le loro parole:

CALORI: “Eravamo una squadra che giocava a calcio e voleva fare la partita. Noi abbiamo avuto la fortuna di avere un gruppo di professionisti, così come l’allenatore. Che dall’inizio della settimana ci fece capire quanto fosse importante fare il risultato. Era una gara particolare, durante la settimana sembrava quasi una finale di Coppa dei Campioni, sentivamo la pressione dietro di noi. Noi non avevamo nulla da chiedere al campionato, la Juve ebbe tante occasioni per pareggiare. Abbiamo fatto del nostro meglio, e ottenemmo un risultato inaspettato. Il campo? Beh, non che fosse impraticabile solo per loro. Quell’anno lì curavamo molto le palle inattive. Le dichiarazioni di Carletto Mazzone? ‘Ce voleva un romanista pe favve vince’ lo scudetto’”.

TEDESCO: “La partita dell’anno prima che regalò lo scudetto al Milan? Non fu una partita facile per i milanisti, fu una gara vera. Pensavo: che sfiga, ogni anno ci capita di giocare partite del genere! Abbiamo vissuto una settimana intensa, volevamo dare un segnale e dimostrare di potercela giocare. La Juventus era arrivata, non era abbastanza lucida. Avevano avuto alcune occasioni importanti senza riuscire a concretizzarle. Noi sì, e poi ci siamo chiusi. Mentalmente la Juve era stanca, aveva finito tutte le energie. La Lazio era favorita. Erano entrambe due grandi squadre”.