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Djordjevic e Basta: “L’obiettivo era il ritorno in Europa, ma ora vogliamo il secondo posto!”
I due sono anche compagni di nazionale nella Serbi e rappresentano due dei più importanti uomini per Pioli…
NOTIZIE LAZIO – Filip Djordjevic e Dusan Basta, uomini importanti per questa Lazio di Pioli. L’attaccante ex Nantes è rientrato da poco dal brutto infortunio alla caviglia, il terzino ormai è una pedina fondamentale per la fascia. I due sono anche compagni di nazionale nella Serbia e in un’intervista rilasciata ai media del loro paese hanno raccontato la loro esperienza biancoceleste. “Ho iniziato bene la mia avventura alla Lazio, soprattutto la prima parte – inizia il numero 9 – . Non si può dire la stessa cosa del secondo semestre visto che sono stato infortunato. Ho passato il periodo di ambientamento alla città, al nuovo tipo di calcio, alla vita in un nuovo paese. Basta mi ha aiutato molto in questo, grazie a lui è stato tutto molto più facile. L’atmosfera nella squadra è ottima e i risultati lo confermano: vogliamo finire bene la stagione. Ci sono ancora delle partite da affrontare, dobbiamo fare l’ultimo passo. All’inizio l’obiettivo era tornare in Europa, poi le aspettative sono aumentate e ora speriamo di mantenere la posizione che abbiamo. Ci restano da affrontare Sampdoria, Roma e Napoli, sulla carta abbiamo il calendario più complicato, ma non si sa mai cosa può succedere. La città? A Roma è tutto perfetto, è un piacere viverci. Assomiglia un po’ a Belgrado ma non mi capita spesso di girarla, sono molto concentrato sul lavoro. Ho ancora parecchi anni di contratto, avrò modo di visitarla. Klose? Mai nella mia carriera avevo avuto un concorrente così in attacco, ma non c’è mai stata gelosia tra di noi. Lui ha sempre un consiglio per tutti, a fine primo tempo ha sempre una parola per tutti, è un ragazzo d’oro”.
Prende parola poi anche il numero 8 biancazzurro: “Anche se ero in Italia da sei anni, non è stato facile il mio inizio a Roma. Ma me lo aspettavo. Per prima cosa dovevo pensare alla mia grande famiglia, i tre figli, la casa, la scuola giusta. Insomma, ci ho pensato prima, nei preparativi. Poi comunque sono arrivato in una nuova squadra e l’infortunio che mi ha tenuto fuori per due mesi dai campi non ha aiutato. Ma quando sono tornato, tutto è andato per il verso giusto. Ho ottenuto dei buoni risultati. L’obiettivo iniziale era il quinto posto il ritorno della Lazio in Europa League. Ora, che siamo ad un solo punto dal secondo posto, faremo del nostro meglio per arrivare direttamente in Champions. Alla fine però, anche il terzo posto sarebbe un ottimo risultato. Com’è Roma? La scuola dei miei figli è a due minuti da dove vivo, il campo di allenamento a 10-15. La città ha una storia e un’energia incredibile. Sono rimasto sorpreso, c’è tanto verde. Non come quelle città industriali, tipo Milano. Appena si esce fuori da Roma, ti trovi letteralmente nei paesi vicini. L’aria è molto più pulita, al nord c’è un gran numero di fabbriche. Poi il Colosseo, il Vaticano e tanti altri monumenti. Spesso non c’è nemmeno il tempo per andarci. Solo quando abbiamo degli ospiti c’è l’occasione, ma pian piano scopriremo tutto”.
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