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CORRIERE DELLO SPORT. Mai vista la stessa Lazio
Una sintesi dell’articolo de “Il Corriere dello Sport”
CORRIERE DELLO SPORT. Mai vista la stessa Lazio
Reja ha cambiato la formazione 25 volte in 27 giornate di campionato.
Riavvolgendo il nastro e scorrendo la pellicola del campionato, bisognerebbe solo applaudire la Lazio e sottolineare il lavoro di Reja, mettendo da parte la delusione per alcune sconfitte pesanti arrivate sul più bello e quando il salto per raggiungere Milan e Juventus sembrava a portata di mano. Da mesi la squadra biancoceleste gioca in emergenza. Mai al completo, anzi una sola volta, per il derby del girone d’andata, quando il tecnico friulano riuscì a piegare la Roma facendo entrare dalla panchina nella ripresa Lulic, Mauri e Matuzalem, mica tre qualsiasi. Oggi, per arrivare a diciotto, deve chiedere rinforzi alla Primavera di Bollini. Basterebbe questo, ma c’è di più da raccontare, scavando nel film del campionato. Mai la stessa Lazio. Forse è un record. Da una partita all’altra, Reja è sempre stato costretto a ritoccare l’assetto. E non si parla solo di ruoli. Infortuni e squalifiche in prima istanza, ma nel girone d’andata ha pesato anche il turnover provocato dagli impegni di Europa League. Il conto è presto fatto. La Lazio ha cambiato 25 volte la formazione di partenza in 27 partite. Solo alla decima giornata (Lazio-Parma 1-0) Reja riuscì a riproporre gli stessi undici che avevano vinto a Cagliari 3-0. Il bis a gennaio: 2-0 all’Atalanta, stessa formazione a San Siro con l’Inter (1-2), sconfitta bruciante e contestazioni per l’arbitro Rizzoli. Il continuo modificare la formazione ha reso meno affidabile la fase difensiva, che ha bisogno di meccanismi consolidati. C’è un dato clamoroso: solo in 5 partite su 27 Reja ha giocato con la linea dei titolari (Konko-Biava-Dias-Radu) dal primo minuto. Quattro vittorie, un pareggio, un solo gol al passivo. Un caso? No. E qui s’innesca la latitanza sul mercato: non è stato preso un centrale di livello, si è ceduto Stendardo. Il lavoro di Reja è stato un continuo inseguire gli equilibri tattici. Partito con un insostenibile 4-2-4, è passato al 4-3-1-2 per rendere compatibili Cisse con Hernanes e Klose, è tornato al 4-2-3-1 dopo la cessione del francese e lo stiramento di Rocchi. Nel mezzo ci sono state anche prove di 3-5-2 e 4-4-2. A Catania, di sicuro, Reja dovrà disegnare la ventottesima formazione diversa del campionato. Per chiudere, una preghiera ai dirigenti. Per la prossima campagna-acquisti si consiglia di scegliere un modulo e giocatori di ruolo. Il calcio è semplice: basta non complicarlo.
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