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Pioli-Garcia, il condottiero biancoceleste e lo psicologo giallorosso alla resa dei conti

LAZIO-ROMA, IL FACCIA A FACCIA – I due tecnici si giocano parte di una stagione nella stracittadina di lunedì: i loro umori sono apposti, ma in campo sarà battaglia…

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LAZIO-ROMA, IL FACCIA A FACCIA – Un derby che vale una stagione, mai definizione fu più azzeccata per la prossima stracittadina. Lunedì alle ore 18 l’Olimpico farà da cornice al match che sarà decisivo per il secondo posto e l’accesso diretto in Champions League. Le squadre capitoline arrivano alla sfida con umori diversi: gambe impallate e timore dovuto ad un lungo periodo di difficoltà la Roma, stanca per le fatiche di Coppa ma con il morale alle stelle e l’orgoglio nel petto, la Lazio. Le due compagini si daranno battaglia sotto gli occhi dei propri condottieri: due uomini che per arrivare ad allenare nella capitale hanno dovuto scalare le gerarchie del calcio a forza di gavetta ed entusiasmo. Lazio-Roma sarà una sfida dai mille incroci, uno di questi si consumerà a pochi centimetri dalla linea laterale del campo, dove si affronteranno Pioli e Garcia.

PIOLI IL CAPOPOPOLO – I laziali sono un popolo, non semplici tifosi: basta una semplice frase per racchiudere tutto il carisma che Pioli ha messo in gioco da quando è arrivato in biancoceleste. Approdato alla Lazio in sostituzione di Reja tra mille mugugni, ha costruito pian piano un gruppo di ferro che è entrato nel cuore della gente laziale. I soli tre punti raccolti nelle prime 4 partite non hanno minato le convinzioni del tecnico emiliano, che con grande grinta ha proseguito spedito per la sua strada, mandando in campo la sua Lazio con un modulo cucito a puntino sulle caratteristiche dei propri giocatori. L’inizio di stagione è stato vissuto con il 4-3-3, poi l’esplosione di Anderson, De Vrij e Cataldi, protagonisti del ciclo di 8 vittorie consecutive che ha portato al sogno Champions, ha consentito l’alternanza con il 4-2-3-1, che ha garantito all’eterno Klose una nuova esplosione. Imbrigliare questa Lazio in un modo stringente sembra però riduttivo: i biancocelesti sono stati la sorpresa della stagione, partiti con l’obiettivo Europa League si giocano il secondo posto nel derby della penultima giornata, con il popolo laziale pronto a stringersi intorno all’aquila che i calciatori portano fieri sul petto e alla propria guida: mister Stefano Pioli.

GARCIA LO PSICOLOGO – Diverso l’umore che regna intorno al giallorosso Garcia. Dopo il secondo posto dello scorso campionato i presupposti della Roma di inizio stagione erano chiari: vincere lo Scudetto. Il tecnico francese ha ribadito a più riprese la sua convinzione, lanciando apertamente la sfida alla squadra di Allegri. Nel tragitto qualcosa si è inceppato e la Roma si è persa: da gennaio la frenata è stata veramente brusca, e Totti & Co si sono trovati a dover difendere strenuamente il secondo posto dagli attacchi della banda di Pioli. I giallorossi arrivano al derby con un punto di vantaggio e la certezza matematica di aver conquistato almeno il terzo posto, ma qualcosa tra Garcia e i tifosi romanisti potrebbe essersi inceppato definitivamente nel corso di questa stagione. Niente calcoli, un derby si vince, ha dichiarato il francese la scorsa settimana, ma uno dei punti deboli della sua Roma pare proprio l’aspetto psicologico: concentrazione che i giallorossi cercheranno di ritrovare vivendo in ritiro i due giorni d’avvicinamento alla stracittadina. Il percorso stagionale dell’allenatore di Nemours è stato praticamente opposto a quello di Pioli: a due giornate dal termine lo accompagna lo scetticismo, dovuto ad una condizione fisica scadente e al gioco che latita, ma il derby è una partita speciale, e Garcia lo sa.

I PRECEDENTI – Pioli è al primo anno sulla panchina della Lazio e quello di lunedì sarà il suo secondo derby: all’andata la sfida è terminata 2-2, con il Felipe Anderson-show del primo tempo oscurato dalla selfie-doppietta di Totti nel secondo. Garcia è alla quarta stracittadina: nei tre precedenti è ancora imbattuto e può vantare una vittoria, quella per 2-0 della ‘Chiesa al centro del villaggio’, e due pareggi. I due tecnici si sono scontrati anche in un’altra occasione: Pioli era sulla panchina di un Bologna in profonda crisi, e uscì dalla sfida pesantemente sconfitto. Il derby di lunedì potrebbe essere uno dei più importanti che i mister si troveranno a preparare: in palio c’è sì un piazzamento in Champions, ma in campo ci si gioca soprattutto l’onore cittadino. Le due compagini lottano testa a testa da diversi mesi, la stracittadina sarà il resoconto stagionale tra due diversi credo: il cuore di Pioli e la sicurezza di Garcia.

G.M.T.

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