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De Vrij-Manolas, buona la prima in Serie A
LAZIO-ROMA, IL FACCIA A FACCIA – Fin qui ottime le stagioni dei due difensori centrali, che si sfideranno lunedì…
LAZIO-ROMA, IL FACCIA A FACCIA – Siamo giunti all’epilogo del campionato e nel derby della Capitale di lunedì ci sono buone possibilità di capire chi la prossima stagione giocherà sicuramente la Champions. Di fronte si troveranno anche De Vrij e Manolas, entrambi al primo anno di Serie A, ma già leader delle rispettive difese. Sono due giocatori con caratteristiche sostanzialmente differenti. Il greco sfrutta la sua fisicità come pochi in Europa, la velocità e l’anticipo sono il marchio di fabbrica. L’olandese è meno potente, ma più tecnico. Spesso il suo destro gli consente di uscire da situazioni intricate. Diversi in tutto, ma con un comun denominatore: hanno abbagliato l’Italia.
DE VRIJ E LA VETRINA MONDIALE – De Vrij, classe 92’ ed ex Feyenoord, è arrivato alla Lazio subito dopo lo “scippo” di Astori, ma è stato accolto alla grande dai tifosi: da tempo non si vedeva un’accoglienza calorosa come quella riservata al gigante di olandese. Entusiasmo ampiamente giustificato: il centrale si presentava come il miglior difensore del mondiale brasiliano. Lanciato quasi a sorpresa da Van Gaal, il numero 3 biancoceleste ha retto la retroguardia “Orange” fino alle semifinali, arrendendosi solo all’Argentina di Messi. Quest’anno, sotto la guida di Pioli, dopo una partenza un po’ tirata è esploso definitivamente. La sua presenza nei quattro dietro è fondamentale e lo dimostrano le 8 vittorie consecutive ottenute con lui sempre in campo. Al derby si presenta un po’ acciaccato, per colpa dell’infortunio recentemente smaltito e dai 120 minuti disputati in finale di Coppa Italia con la Juventus. La voglia di Champions, però, è tanta e lunedì sera venderà cara la pelle agli attaccanti giallorossi.
AL GRECO MANCA SOLO IL GOL – “Roma, fidati di me”, queste le parole di Manolas appena sbarcato a Trigoria. Preso per sostituire il simulacro di Benatia, il difensore greco ha subito impressionato per come si è inserito nel gruppo. Quattro giorni dopo il suo arrivo, scende in campo con la Fiorentina per la prima di campionato ed è subito amore con il pubblico. La stagione inizia nel migliore dei modi, e l’ex Olympiacos diventa il fulcro della retroguardia giallorossa. Con il tempo la Roma si sfalda, ma lui no. Regge insieme a Nainggolan una squadra allo sbando e priva di equilibrio. Qualche scivolone lo ha commesso, ma il non aver trovato un degno compagno di reparto ha pesato e non poco. Anche lui è reduce dal mondiale e le 40 presenze stagionali lo hanno spesso portato a giocare in condizioni precarie. Quest’anno gli è mancato solo il gol, ma c’è tempo, perché sarà il difensore del futuro. Intanto potrebbe iniziare a segnare già da lunedì, trascinando i suoi compagni in Champions League.
D.M.
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