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CORRIERE DELLA SERA. Alfaro il «dottore» ha convinto la Lazio
Una sintesi dell’articolo del “Corriere della Sera”
CORRIERE DELLA SERA. Alfaro il «dottore» ha convinto la Lazio
Le prestazioni dell’uruguaiano hanno convinto i biancocelesti e Reja che punta anche su dilui per la difesa del terzo posto
Operazione profondità. Fino a qualche settimana fa era compito di Lulic allungare la squadra, domenica a Catania potrebbe toccare al furetto Emiliano Alfaro. Se c’è qualcosa da salvare nel ko contro il Bologna forse è proprio la prestazione dell’uruguaiano di Treinta y Tres: entrato nel secondo tempo, è stato l’ultimo della Lazio ad alzare bandiera bianca. In due mesi di Italia Reja ne ha apprezzato la grinta nel gioco, che compensa un fisico certamente non da corazziere (173 cm per 69 kg), e la determinazione fuori campo: arrivato per 3 milioni a gennaio dal Liverpool Montevideo, a tutti era parso più un’opportunità economica che tecnica. Lo volevano anche Catania, Genoa e Udinese, come la Lazio allettate dal passaporto italiano dell’attaccante che Diego Pablo Simeone aveva voluto con forza al San Lorenzo. Emiliano Alfaro Toscano, per esteso. Toscano è il cognome della madre, origini da spartire tra Piemonte e Calabria. Probabilmente è grazie agli avi della mamma che Alfaro è riuscito a coronare il sogno di giocare in Europa, lui ha ricambiato iscrivendosi alla facoltà di Medicina di Montevideo e, per questo, è «il dottore» per tutti i compagni. Soprattutto per l’amico (e rivale di derby, visto che si sono affrontati in Liverpool-Nacional) «Tata» Gonzalez, il primo a tesserne le lodi anche quando da Formello trapelavano dei dubbi. Emiliano sembrava infatti destinato a partire in prestito prima che, tra emergenza infortuni e vuoto di mercato, si creasse per lui un po’ di spazio. Titolare nella debaçle di Palermo, senza acuti ma con l’attenuante di una preparazione guastata da uno stiramento all’adduttore. «È da Lazio», si è sbilanciato Reja. Ma Alfaro ha dovuto sudare per convincerlo, non bastava il fatto di aver esordito con la nazionale uruguagia proprio all’Olimpico sotto gli occhi di tanti laziali.
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