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Terzo posto, gioco offensivo o esplosione Felipe Anderson? La più grande vittoria di Pioli è una sola…

LAZIONEWS.EU. Umile ma al tempo stesso temerario: il tecnico Pioli è il principale artefice della straordinaria stagione biancoceleste…

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LAZIONEWS.EU – Terzo posto in solitaria, secondo miglior attacco del campionato, 26 vittorie totali, aver conferito alla squadra una precisa identità di gioco (offensiva e divertente tra l’altro…), aver fatto “esplodere” Felipe Anderson… Sono tanti i meriti di Stefano Pioli quest’anno. Ma la sua vittoria più grande è soltanto una: aver fatto tornare i tifosi della Lazio allo stadio. Un obiettivo sbandierato ai quattro venti fin dalla sua prima conferenza. Un obiettivo centrato in pieno: l’ex tecnico di Bologna e Chievo è riuscito a riaccendere la fiamma dell’entusiasmo di un’intera piazza, facendo riesplodere un amore che si stava logorando nei meandri di una contestazione accesissima nei confronti del presidente Lotito. Dai 50mila del famoso “Libera la Lazio Day” ai 50mila che hanno gremito gli spalti quest’anno c’è tutta la differenza del mondo: i primi mossi da un “odio” comune, i secondi da una ritrovata e rinnovata passione. Ed i risultati sul campo sono stati evidenti: il sostegno del “popolo” (Pioli docet) biancoceleste è stato uno dei protagonisti principali di questa straordinaria stagione.

QUALITA’ – “Il suo segreto è l’umiltà: abbiamo vinto otto partite e ci dice sempre che non abbiamo fatto niente”, parola di Felipe Anderson, il giocatore che più di tutti ha beneficiato dell’operato dei Pioli. Ed anche lo stesso mister non ha mai smesso, nell’arco di questi dodici mesi, di ripetere fino allo sfinimento quale fosse il mantra da seguire ciecamente: “Spirito di sacrificio ed umiltà”. Anzi, ancora meglio: “Bisogna essere ambiziosi mantenendo l’umiltà”. Modesto ma al tempo stesso temerario quindi: questa la sintesi perfetta di Pioli, che in appena una stagione ha conquistato il cuore di tutti i tifosi biancocelesti e non solo. La sua vera forza? Esser riuscito a trasmettere il proprio carattere alla squadra, plasmandola a sua immagine e somiglianza. Un condottiero carismatico dalle idee chiare su come raggiungere la gloria: la squadra non ha dovuto far altro che seguirlo.

ORA ARRIVA IL BELLO? – Dopo essersi messo in gioco pretendendo un contratto annuale, ora per Pioli inizia il bello. O almeno è quello che tutti quanti sperano a Formello. Il suo contratto verrà rinnovato fino al 2018 e la società continuerà ad assecondarlo per regalargli giocatori sempre più congeniali al suo stile di gioco aggressivo. E sarà determinante non sbagliare nemmeno un colpo, visto che nel calcio confermarsi ad alti livelli è sempre stata un’impresa difficile per chiunque. Per la Lazio in particolare, andando a vedere il passato recente… Ma la sensazione diffusa è che questa squadra abbia finalmente gettato le basi per costruire qualcosa di importante. E Pioli non si è mai nascosto finora, né continuerà a farlo: Abbiamo gettato le basi per la Lazio del futuro. Ho un organico importante, con dei valori che devono consolidarsi ed essere migliorati. Questo è solo l’inizio!, dichiarava subito dopo aver conquistato il terzo posto nell’inferno del San Paolo. Ora dalle parole si deve passare (nuovamente, perché nel calcio conta solo il presente…) ai fatti, ma se il gruppo continuerà a seguirlo, scendendo in campo con la voglia di lottare l’uno per l’altro…allora sì: ci sarà da divertirsi. 

D.G.

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