PRIMAVERA. Silvagni: “Il palo in finale? Ancora rosico!”. Poi sul futuro…

PRIMAVERA LAZIO – Intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3, Lorenzo Silvagni ritorna sulla sfortunata finale col Torino, stilando poi un bilancio sulla stagione appena conclusa. Queste le sue parole: “Non ho ancora smaltito del tutto la delusione. Il palo? L’ho rivisto trecento volte e ancora non ci credo. Sono stato sfortunato. Ho superato tre avversari e ho tirato, sai se la palla esce di poco ti arrabbi, ma poi ti passa. Vedere la palla che sbatte sul palo ed esce è incredibile. Entrare a cinque minuti dalla fine e al secondo di recupero segnare sarebbe stato bellissimo. Ancora un po’ rosico (ride, ndr), perché se la palla fosse entrata avremmo vinto, la partita era finita. La finale con il Torino ci ha confermato che siamo una grande squadra e ci ha fatto capire che solo ai rigori ci potevano battere”.

Sui suoi tre anni di Primavera

“Porto con me il bene delle persone che mi sono rimaste accanto, chi ha creduto e non creduto in me. Ringrazio il mister e tutto lo staff che mi sono sempre stati vicino e ci hanno permesso di dare il massimo in campo. Noi in tre anni abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere con questa maglia, ci manca solo il Viareggio, ma ci siamo andati vicino. Volevamo chiudere con uno scudetto così come era iniziato purtroppo non è successo. Siamo un grande gruppo molto unito con la prima squadra soprattutto dopo l’arrivo di Pioli. C’è una forte sinergia e viaggiamo tutti nella stessa direzione”.

Sulla Primavera che verrà

“Io ho dato tanti consigli ai ragazzi classe ’97, dicendogli di non mollare perché questa maglia e questo stemma ti invita a non mollare. Se affrontano la prossima stagione come i play off e le final eight non avranno problemi. Non so se riusciranno a vincere quanto abbiamo vinto noi, ma sono sicuro che faranno il massimo per riuscirci”.

Sul ricordo più bello di questa stagione

“Il ricordo più bello è la Supercoppa che è arrivata dopo un inizio di stagione discontinuo. Da quella vittoria siamo ripartiti e abbiamo eliminato Juventus, Palermo e Napoli. Voglio portare con me tutta la stagione dal primo giorno di ritiro alla finale con il Torino. La partita da buttare è stata la partita di Napoli, dove abbiamo perso male anche a causa di un mio errore dopo pochi minuti. Non eravamo in condizione, ma grazie allo staff siamo migliorati e abbiamo fatto questa splendida stagione”.

Sul futuro

“Ci sto pensando anche perché il calcio è la mia vita. Al più presto mi siederò con la società. Il mio desiderio è di andare a giocare da qualche parte. Mi dispiace lasciare la Primavera, mi mancherà tutto, ma il tempo passa. Ho legato tantissimo con tutti, ma mi sento di fare una menzione per Germoni, Rossi e Condemi. I primi due li ho presi come fratelli minori e gli sono stato vicino per farli crescere visto che arrivavano da una stagione non bellissima. Sono dei ragazzi fantastici e molto simpatici. Sono contento di lasciare a loro il gruppo della Primavera. È stato un onore e un piacere giocare con loro. Si sono rivelati fondamentali ai play off e i tre sono stati fondamentali quando il mister li ha chiamati in causa. Il nostro motto è stato che tutti sono utili e nessuno indispensabili. L’allenatore ci ha fatto capire che solo restando uniti potevamo raggiungere i nostri obiettivi”.

Sul prossimo capitano

“Momenti difficili? Si quando rimanevo fuori ci stavo male. Esultavo comunque per le loro vittorie ed ero circondato da persone che mi dicevano di non perdere la pazienza. Ringrazio i miei genitori, la mia ragazza e i miei amici che mi sono stati vicino quando non giocavo. Il prossimo capitano? Non riesco a farti un nome al momento, ma per carisma e voglia a Alessandro Rossi starà bene. Non so se rimarranno dei fuori quota, ma sono sicuro che il mister sceglierà la persona giusta”.