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L’EDITORIALE DI PAOLO CERICOLA. Basta guardarsi allo specchio, si torni all’umiltà pre derby…

I biancocelesti devono tirare fuori la grinta perché il terzo posto sta aspettando la Lazio

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L’EDITORIALE DI PAOLO CERICOLA. Basta guardarsi allo specchio, si torni all’umiltà pre derby…

I biancocelesti devono tirare fuori la grinta perché il terzo posto sta aspettando la Lazio

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A.A.A. cercasi disperatamente Lazio… Questo può essere l’annuncio di tanti che pensavano di poter fare, dopo il derby, 6 punti contro Bologna e Catania, ma che invece si trovano con un pugno di mosche in mano. Già il derby vinto, è lì il nodo della questione. Attenzione, non per i tifosi che hanno festeggiato in 7mila a Formello il primato cittadino ed il doppio trionfo nella stracittadina, ma per una squadra che ha perso umiltà.

E’ già successo, non è una novità. Nella settimana post derby il tecnico dei biancocelesti ha voluto addirittura puntare prima la Juventus e poi il Milan facendo affermazioni decisamente “forti”: «Alla Lazio non manca niente per puntare allo scudetto – le parole del tecnico goriziano -. Una squadra come noi che va a pareggiare a Milano e che vince in casa lo scontro diretto può crederci. Certo, il Milan è più difficile da poter raggiungere, ha una rosa adeguata e ottimi solisti. Ma abbiamo la Juve a tiro, so che sono grandi squadre, ma noi ci auguriamo di fare bene e vincerle tutte. L’importante sarà recuperare tutti i giocatori e credere nelle nostre possibilità». Era il 5 marzo…

Il volo di Icaro ha fatto il suo percorso, ma purtroppo neppure la sveglia suonata dal Bologna sette giorni fa è servita. A Catania poca cattiveria e quel solito atteggiamento della passata stagione quando si scendeva in campo prima per non perderle e poi per vincere. Così come regolarmente era successo contro il Cesena, contro la Juventus e in tante altre occasioni, sul finale della gara arriva la beffa di Legrottaglie.

Gli interrogativi sono molteplici e spaziano dalla mancanza di cattiveria ad un modulo tattico che in attacco si basa troppo sulle giocate di Hernanes, ieri assente non giustificato, ma soprattutto su quel fenomeno di Klose. Già, il tedesco ieri ha sbagliato molto, ma se la frase della tifoseria va bene in curva, “palla a Klose e s’abbracciamo….”, non può e non deve essere il canovaccio tecnico. La sola nota positiva arriva da Udine dove il pareggio lascia la Lazio ancora terza, come a volerla aspettare. Ora l’imperativo è d’obbligo. Fuori grinta e determinazione, nessun calcolo strano, solo l’impegno massimo domenica dopo domenica. Che si apra l’armadio, si riponga lo specchio al quale ci si è rimirati per 15 gg, e si riprenda la strada abbandonata dopo al derby. Se si vuole andare in paradiso quello è l’unico percorso da battere, altrimenti si rischia anche quest’anno di restare con un pugno di mosche in mano…

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