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Marchisio-Cataldi, l’eccellenza Made in Italy sbarca in Cina
JUVENTUS-LAZIO, IL FACCIA A FACCIA – Entrambi ‘tuttocampisti’, entrambi tifosi della squadra per la quale giocano, ma solamente uno alzerà il trofeo al cielo…
JUVENTUS-LAZIO, IL FACCIA A FACCIA – Il primo trofeo della stagione italiana si assegna a Shanghai: in terra cinese Lazio e Juventus sono pronte a giocarsi la Supercoppa. Se gli accordi di marketing stabiliti dalla Lega hanno portato i club a sfidarsi in estremo oriente, in mezzo al campo a guidare le due compagini ci saranno due italiani, che rappresentano il presente ed il futuro della Nazionale azzurra. Cataldi, giovane e impavido biancoceleste, incrocerà i tacchetti con Marchisio, il ‘principino’ bianconero: a centrocampo si prospetta una battaglia tutta classe e cuore, rigorosamente “Made in Italy”.
CUORE BIANCOCELESTE – Il percorso dei due calciatori nelle rispettive società è molto simile. Cataldi, romano e laziale dentro, è approdato alla Lazio nel lontano 2006, coronando il sogno di ogni giovane tifoso biancoceleste. Centrocampista duttile, in grado di alternare al meglio costruzione e interdizione, ha cominciato a fiorire negli allievi per poi confermarsi come colonna portante della Primavera di Bollini, impreziosendo l’esperienza nelle giovanili con uno storico scudetto, vinto grazie anche grazie ai due gol siglati in finale. La Lazio credeva in lui, ma grandi palcoscenici richiedono la giusta maturazione. Così un anno in prestito al Crotone, vissuto da protagonista assoluto in Serie B, ha rappresentato la giusta occasione per farsi le ossa tra i grandi e tornare nella capitale più carico che mai. Cataldi si è presentato alla corte di Pioli colmo di umiltà e voglia di mettersi in mostra, ma la fortuna non è stata dalla sua parte: la prima parte della scorsa stagione, quella del grande salto, è stata tempestata da infortuni che gli hanno permesso di vedere il campo solo da lontano. L’esordio con la sua Lazio è rimandato a gennaio, ma da quel momento in poi Danilo si è imposto con carattere, conquistandosi un posto da titolare nella pazzesca volata che ha riportato i capitolini in Champions dopo 7 anni. La prossima annata sarà probabilmente la più difficile per il romano, che dovrà riconfermare quanto di buono fatto vedere finora. Danilo è pronto a stupire fin da subito, la sfida alla Juve è già stata lanciata: “La Coppa Italia brucia ancora, vogliamo vendetta“, ha tuonato. I bianconeri sono avvisati: testa alta e petto in fuori, Cataldi vuole prendersi il futuro.
PRINCIPINO BIANCONERO – A guidare la mediana bianconera, con la pesante eredità lasciata in dote da Pirlo, ci sarà Marchisio. Il centrocampista tuttofare classe ’86 è pronto a posizionarsi in cabina di regia e orchestrare la manovra della sua Juventus. Entrato nel club torinese a 7 anni, neppure nei sogni più segreti immaginava una simile carriera. Protagonista in tutta la trafila delle giovanili, come Cataldi, è sbocciato grazie all’esperienza in un club di provincia, rigorosamente in prestito. L’anno dopo la Serie B vinta con i bianconeri Marchisio ha giocato nell’Empoli, conquistandosi lo spazio per mettere in mostra le proprie caratteristiche. Dal ritorno alla Juventus il percorso del centrocampista è stato tutto un crescendo fino alla definitiva affermazione e alla consacrazione internazionale. La prossima stagione sarà fondamentale anche per lui: la Juventus sta rinnovando il suo ciclo e Marchisio è tra le pedine fondamentali del progetto. Il modulo di Allegri per la sfida di Supercoppa deve essere ancora deciso, ma anche in caso di 3-5-2 il terzetto centrale della mediana dovrebbe essere guidato dal calciatore della Nazionale, che dovrebbe scendere in campo con Pogba e Sturaro. Per lo juventino la gara di Supercoppa del 2013 contro la Lazio non fu fortunata, anche se i bianconeri vinsero 4-0: in quell’occasione riportò una lesione al legamento collaterale mediale e circa 40 giorni di stop. La nuova Juventus punta a riconfermarsi ai livelli dello scorso anno, ma ha bisogno di un leader: alla soglia dei 30 anni Marchisio è pronto ad entrare ancor di più nella storia del club torinese.
I PRECEDENTI – Tra non molto tempo i due centrocampisti potrebbero giocare insieme nella Nazionale di Conte. Marchisio è un punto fermo del tecnico salentino, mentre Cataldi ha fatto benissimo con l’Under 21 ed è indicato da molti addetti ai lavori come il futuro della selezione azzurra. Vista la differenza d’età (classe ’94 il laziale, ’86 lo juventino), si sono incrociati in campo soltanto in una occasione, la gara di ritorno della scorsa Serie A, vinta 2-1 dalla Juventus, in cui il biancoceleste è stato espulso. Per Marchisio la Lazio è la seconda squadra più affrontata in carriera, sfidata ben 18 volte: lo score gli sorride con 10 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. Il fresco ventunenne laziale ha giocato contro i bianconeri due volte, subendo due sconfitte, tra cui la sfortunata finale di Coppa Italia: Cataldi non vede l’ora di rifarsi, magari proprio a partire dalle 14 di sabato quando in palio ci sarà la Supercoppa.
Gian Marco Torre
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