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Accadde oggi: 23 agosto, Gazza sbarca a Fiumicino nel delirio totale della folla, poi è festa all’Olimpico contro il Real
ACCADDE OGGI – Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo gli eventi della storia biancoceleste ma non solo…
ACCADDE OGGI – Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo gli eventi della storia biancoceleste ma non solo. Ventiquattro anni fa iniziava ufficialmente la storia d’amore tra Paul Gascoigne e la Lazio: Calleri stupì tutti e, oltre a Riedle e Doll, arrivò anche la stella del momento per ben 17 miliardi di lire, che finirono tutti nelle casse poverissime del Tottenham. Una spesa folle ma che bastò da sola a far sognare i tifosi biancocelesti dopo anni di ristrettezze economiche. Un’avventura cominciata però poi con un anno di ritardo a causa del grave infortunio al ginocchio rimediato nella partita d’addio con gli Spurs. Destino beffardo a dir poco, ma il 23 agosto 1991 Gascoigne sbarcò a Fiumicino in mezzo a una folla di tifosi e giornalisti (più di 3000 persone) completamente impazzita che costrinse le guardie del corpo di ‘Gazza’ ha usare le maniere forti per mettere il fenomeno inglese su una limousine. Mai visto niente di simile, né prima né dopo di lui.
OLIMPICO IN DELIRIO – Quella sera stessa, dopo la presentazione alla stampa, la prima uscita ufficiale di Paul in occasione dell’amichevole di lusso contro il Real Madrid, poi terminata con la vittoria merengue ai rigori dopo l’1-1 firmato Hierro-Stroppa. Del risultato non importava a nessuno, tutti erano lì per Gazza, comprese le tv di tutto il mondo. Sui tabelloni luminosi dello stadio scorrevano le giocate dell’inglese con la sua canzone a fare da sfondo musicale, mentre la Nord lo celebrava con una birra, un dolce e una ragazza: “Noi ti vogliamo così”, recitava lo striscione sui tre pannelli. Poi gli Eagle Supporters consegnarono a Gascoigne una sciarpa e una targa che riportava questa frase: “Tu sei già nei nostri cuori. Noi presto saremo nel tuo. Il domani è nostro”. E Paul rispose con un microfono da bordocampo prima di sedersi in tribuna vicino a Calleri e Cragnotti: “Ciao a tutti. Piacera di conoscervi. Arrivederci a presto”. E’ l’inizio di una delle storie d’amore più intense della storia biancoceleste.
SPORT – Il 23 agosto compiono oggi gli anni alcuni giocatori leggendari: l’ex Lazio, Milan e Barcellona Demetrio Albertini (nato nel 1971); uno dei migliori calciatori della storia italiana, Giuseppe Meazza (1910); Franco Ossola (nato nel 1921), uno dei membri del ‘Grande Torino’ che perse la vita nella strage di Superga del 1949 e ora vede nominato in suo onore lo stadio del Varese; uno dei cestisti più forti della storia del basket, Kobe Bryant (nato nel 1978), attualmente stella dei Lakers e terzo giocatore più prolifico della NBA.
STORIA – Il 23 agosto 1927 a Charlestown, Stati Uniti, vengono giustiziati sulla sedia elettrica gli anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. I due erano stati accusati di omicidio nel corso di una rapina, nonostante alcune deposizioni da parte di testimoni che li scagionavano: Sacco e Vanzetti pagarono quindi solo le loro idee politiche radicali e forse anche la loro italianità. Cinquanta anni dopo l’esecuzione, il 23 agosto 1977 il governatore del Massachussets Michael Dukakis emanò un proclama che assolveva i due uomini dal crimine.
MUSICA – Il 23 agosto 1994 viene pubblicato per la Columbia Records l’album di debutto (il suo primo e unico in studio) del cantautore americano Jeff Buckley, nel quale è contenuta la reinterpretazione del famosissimo brano di Leonard Cohen, ‘Hallelujah’. Il successo di critica dell’album fu enorme, considerato come uno dei 500 migliori di sempre e il migliore del 1994 e uno dei migliori degli anni ’90. A livello commerciale il successo è arrivato molto più in ritardo, ma ha portato a un disco d’oro negli Stati Uniti e a ben sei dischi di platino in Australia influenzando in maniera decisiva artisti come i Coldplay, i Muse, Damien Rice e Ryan Adams.
CINEMA – Il 23 agosto 1926 muore all’età di 32 anni a New York Rodolfo Valentino, il primo divo della storia del cinema. L’italiano nato a Castellaneta è il primo sex symbol della storia, un ‘Latin Lover’ come è stato soprannominano, apprezzatissimo attore e ballerino.
Francesco Iucca
TWITTER: @francescoiucca
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