“Il classico gol dell’ex”: Candreva spaventa l’Udinese

NUMERI E CURIOSITA’ – “Se non sono esploso prima è anche colpa mia. Non sono stato abbastanza continuo, ma è vero che è difficile esserlo se non sei pronto mentalmente. Ed è impossibile riuscirci se non giochi“. Concorso di colpe: questo la verità spiegata da Candreva. Per otto anni è stato di proprietà dell’Udinese e molti di questi li ha dovuti trascorrere in giro per l’Italia: in Friuli pochissime chance di mettersi in mostra (appena 3 presenze, ndr), qualche lampo a Livorno, la grande chiamata di una Juve ancora in fase di ricostruzione, poi Parma e Cesena. A “salvargli” la carriera ci ha pensato la Lazio: da gennaio 2012 ne sono cambiate parecchie di cose e oggi, dopo una lunga scalata, ‘Romoletto‘ è diventato un calciatore affermato, un elemento imprescindibile sia per la propria squadra che per la Nazionale.

INCUBO FRIULANO – Domenica l’esterno romano si ritroverà di fronte il suo ex club (la Lazio lo ha riscattato la scorsa estate dopo una lunga trattativa) e in Friuli iniziano già a fare gli scongiuri. Negli ultimi quattro incroci, infatti, il numero 87 biancoceleste ha trovato la via della rete in tre occasioni, tutte quante arrivate dagli undici metri: l’angolata esecuzione nell’agosto 2013 (Lazio-Udinese 2-1), poi la staffilata del gennaio 2014 (Udinese-Lazio 2-3), infine il delizioso scavetto dello scorso febbraio (Udinese-Lazio 0-1). Praticamente una conferma della nota teoria “Il gol dell’ex”. Se questo poi ha anche il dente avvelenato sono guai per la squadra che se lo ritrova davanti…

Daniele Gargiulo