ESCLUSIVE
ESCLUSIVA. Brocchi: “Quella di ieri può essere la vittoria della svolta. I tifosi? Un onore essere nel loro cuore”
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – L’ex aggiunge: “Ora tutto sull’Europa. Cataldi è il futuro, anche in Nazionale…”
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – 5 anni di cuore, carattere e sudore. Cristian Brocchi ha dato alla Lazio l’ultima parte della sua carriera, esplosa a Verona, sponda Hellas, poco più che ventenne. La personalità e il carisma in mezzo al campo come marchio di fabbrica, i trionfi internazionali con il Milan a coronare un percorso da campione vero, poi la Lazio per dimostrare ancora a tutti di saper essere protagonista in un grande club. L’ex centrocampista, ora allenatore della Primavera rossonera, ha commentato in esclusiva a Lazionews.eu il momento della squadra di Pioli, riallacciando il filo con esperienze e ricordi vissuti con l’aquila sul petto.
Mister è tornata la Lazio di Pioli?
“Non penso che la Lazio sia uscita da una crisi. E’ partita male: la sconfitta in Supercoppa, poi il playoff di Champions che ha dato una mazzata forte e poi ha avuto due battute d’arresto in campionato con Chievo e Napoli. Tutto questo ha creato tensione e malumori, ma il gruppo è forte e si vede dalla posizione in classifica. Essere lì nonostante le difficoltà è un segnale positivo”
Da doppio ex, che Lazio ha visto a Verona? Vittoria meritata?
“La squadra sta migliorando. In piazze come Roma il risultato diventa di fondamentale importanza: se ieri fosse finita 1-1, oggi si parlerebbe di una partita diversa, di una Lazio ancora in difficoltà. Eppure la prestazione di livello c’è stata, questo andrebbe detto e ci vorrebbe più equilibrio: tutte le squadre hanno problemi in questo momento, io penso che vittorie come quella di ieri, in 10 e in rimonta, danno quella spinta per affrontare il campionato con ancora più convinzione”
Quali obiettivi stagionali deve porsi la squadra?
“Deve puntare al massimo, il campionato si è livellato. A differenza dell’anno scorso con la Juventus che faceva un campionato a parte, quest’anno ci sono 6-7 squadre che possono giocarsi tutto. Sarà decisiva solo la continuità di risultati e rendimento. Pioli però deve puntare anche all’Europa League, gestendo il bel gruppo che ha a disposizione. Questa squadra ha le qualità per vincere in Europa e non deve dimenticarselo”
I ricordi più belli alla Lazio?
“La Coppa Italia 2009, il primo trofeo che ho vinto lontano dal Milan. Una grandissima soddisfazione in un momento in cui avevo fatto una scelta di vita: ho capito di poter essere ancora importante in una grande piazza. Anche l’anno con Reja, ad un punto dalla Champions, mi ha lasciato grandissime soddisfazioni”
Al Milan ha giocato con tanti campioni, quali insegnamenti per la sua carriera da giocatore e allenatore?
“E’ quello che dico anche ai miei giovani: per arrivare a determinati obiettivi non puoi pensare di accontentarti. Nel momento in cui pensi di aver fatto qualcosa smetti di farla: il calcio è una ricerca continua di miglioramenti, di stimoli, voglia e obiettivi. E quelli che hanno fatto una carriera lunga con tanti successi sono quelli che hanno saputo riconfermarsi, pronti a prefiggersi sempre nuovi obiettivi per far meglio”
A quali allenatori si ispira?
“Ho avuto la fortuna di avere grandi allenatori. Ho un ottimo ricordo di Prandelli, mi ha insegnato veramente tanto e a lui devo molto. Poi metto sullo stesso livello Ancelotti e Reja: loro mi hanno insegnato come si gestisce un gruppo e a tirar fuori le motivazioni da ogni singolo giocatore. Da ogni allenatore ho cercato di prendere tutto: il buono e il meno buono. Servirà per la mia carriera”
Re Cecconi, Gottardi, Almeyda, Simeone, Brocchi. Il laziale ha sempre amato giocatori che in campo mettevano il cuore…
“Sicuramente è molto più semplice apprezzare un giocatore che fa giocate di classe e qualità, ma in tanti sono passati nella Lazio senza entrare nel cuore dei tifosi. I giocatori che sono ricordati hanno sempre quel qualcosa in più, qualitativamente e magari anche umanamente. Essere tra questi è un motivo d’orgoglio, un privilegio e un grande onore”
Il Cristian Brocchi nella Lazio di Pioli?
“Per caratteristiche in campo forse non c’è, ma vedo tanti giocatori di qualità. La mia speranza è che Cataldi possa imporsi in maniera decisiva in prima squadra e possa diventare un punto di riferimento per tutti, anche per la Nazionale. Per la maglia azzurra dovrà però giocare con regolarità nel suo club, secondo me potrà riuscirci”
Giorgio Marota
TWITTER: @GiorgioMarota
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