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EDY REJA ai microfoni di LazioStyleRadio:”Col Napoli siamo stati straordinari, ma stop ai festeggiamenti. Mercoledi c’è la Juve”

Il tecnico goriziano parla della gara di Sabato:”Sapevamo cosa rischiavamo. Giorgio da lassù ci ha dato una mano”…

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EDY REJA ai microfoni di LazioStyleRadio:”Col Napoli siamo stati straordinari, ma stop ai festeggiamenti. Mercoledi c’è la Juve”

Il tecnico goriziano parla della gara di Sabato:”Sapevamo cosa rischiavamo. Giorgio da lassù ci ha dato una mano”…

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Come di consueto, Edy Reja, è tornato a parlare ai microfoni di LazioStyleRadio, nell’appuntamento settimanale con la rubrica ”Zoom Lazio”. Il mister biancoceleste ha subito fatto capire quanto i suoi siano concentrati e quanto queste feste pasquali siano in realtà feste di lavoro:

”Per noi non è Pasqua, ieri ci siamo allenati, oggi ci alleniamo e pertanto siamo particolarmente impegnati per queste festività”.

Poi gli viene chiesto un parere sul presunto caso Radu, che nei festeggiamenti post Lazio-Napoli sembrava aver esultato verso la Curva con il saluto romano. Reja non ci sta e subito glissa sull’episodio:

”Io non darei neanche spazio ad una cosa del genere, Radu non sa neanche il significato del gesto, non so come mai vengano sempre fuori queste situazioni. Non si sa come bisogni sempre trovare degli aspetti critici per danneggiare la Lazio. E’ già successo e pertanto non darei importanza. Godiamoci il momento che mi auguro sia positivo di qui alla fine. Contro il Napoli abbiamo trovato la carica giusta per dare veramente un senso a questo finale di campionato”.

Di qui inizia l’analisi del mister sulla gara di Sabato:

”Bisogna considerare che dal momento brutto che attraversavamo non eravamo nelle condizioni migliori. Sapevamo cosa rischiavamo, la squadra però si è compattata e abbiamo fatto una partita straordinaria, vinta a tutti i costi. In particolare abbiamo giocato bene nel secondo tempo. Una gara di grande spessore caratteriale contro una squadra alla quale non è facile fare gol. Una partita che ha avuto e che potrà risultare determinante al di la del piacere della vittoria. Per il tifo che c’è stato, per il minuto per Giorgio, per il pubblico che ci ha incoraggiato su ogni palla recuperata. Sentire la gente soddisfatta è stato motivo di grande orgoglio per noi. Ma ora stop ai festeggiamenti visti i precedenti del post derby che poi ci ha sbattuti in un periodo no. Ora non montiamoci la testa, pensiamo alla Juventus”.

Il mister non dimentica lo spirito di Sabato notte, decisamente segnato dalla scomparsa di Giorgio Chinaglia:

”Lo spirito era quello di Long John, la squadra lo ha interpretato in maniera straordinaria, lui da lassù ha soffiato su questa Lazio e ci ha dato una grande mano. Per tutto l’arco dei 90 minuti la squadra non ha mollato neanche un centimentro, come per altro faceva lui”.

Poi Reja ha proseguito con l’analisi della gara:

”Sapevamo che loro giocano con i tre davanti che non ti danno mai riferimenti. Conoscendo Pandev, sapevamo che lui s’allarga e gioca tra le linee, dunque non era facile. Sono stati molto bravi Radu e Ledesma a chiudere quello spazio, alternandosi nella marcatura. Cristian doveva oltretutto anche dare un’occhiata a Dzemaili. Tatticamente i ragazzi sono stati eccezionali, contro il Napoli che sa metterti in difficoltà. Loro hanno giocatori molto bravi, veloci, dotati sul piano tecnico. Serviva una gran prestazione e noi l’abbiamo fatta. L’ingresso di Gonzalez è stato determinante, perchè soffrivamo molto in fase difensiva. Hernanes è un centrocampista, così come Mauri; entrambi hanno caratteristiche offensive. Ma con Gonzalez abbiamo avuto una grossa mano dietro, soprattutto dopo la loro sostituzione tra Aronica e Dossena. Anche su Lavezzi, siamo stati molto bravi: il Pochi quando parte è devastante, diventa imprendibile”.

Immancabile il commento sullo strepitoso gol di Mauri, a segno in rovesciata, sul cross di Radu:

”Il gol di Mauri è stato straordinario per come è venuto, per il cross e per come è andato. Stefano s’era già preparato prima per provare a realizzare quel gol. Mi è venuto in mente quando in allenamento, qualche tempo fa, Stefano provò una rovesciata simile ma si stirò e ho avuto paura che succedesse lo stesso. Poi quando l’ho visto correre per esultare ho capito che era solo un vecchio ricordo. Lui ce l’ha questi numeri, quando si trova in area spesso la prova, è nel suo repertorio. Uno dei più bei gol di questo campionato. Un’acrobazia bellissima che poi ha sbloccato il risultato e ha fatto si che la Lazio vincesse”.

E infine Juventus-Lazio, imminente sfida di campionato, ancora una volta decisiva per la difesa del terzo posto:

”Il loro stadio fa paura, spesso per loro è stato l’uomo in più. Un impianto così ti fa fare punti. In aggiunta hanno una mentalità che incarna perfettamente il loro mister Antonio Conte, che non molla una virgola. Lui è stato un giocatore che non mollava mai, di grande temperamento. Tutti i giocatori della Juventus sono comunque rapidi anche i più grossi, come Chiellini o Bonucci; è una squadra che in generale è rapida, come concetto, come mentalità e struttura fisica e poi hanno Pirlo che riesce sempre a smistare il pallone, anche quando ha tre o quattro avversari addosso. Una squadra completa che sta venendo fuori in questo finale di campionato. Mi auguro che la Lazio abbia finalmente ritrovato la condizione fisica e psicologica che ci è mancata nelle precedenti partite e vorrei ritrovare la sana cattiveria che ho visto sabato. Non dobbiamo mollare neanche un centimetro, sia per Mercoledi che per tutto il resto del campionato”.

 

 

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