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Lambrusco e pop corn, il Sassuolo ubriaca la Lazio
LAZIONEWS.EU – I biancocelesti crollano al Mapei Stadium, illude il gol di Felipe Anderson…
Pubblicato il 18/10 alle ore 16.52
LAZIONEWS.EU – Lambrusco e pop corn, non è così facile. Pioli rispolvera Klose, il tedesco torna dopo due mesi di assenza. Si capisce subito che il pomeriggio non sarà dei più semplici: Lulic sfiora Cannavaro in area, per l’arbitro è rigore. Dal dischetto Berardi è freddissimo, Marchetti indovina l’angolo, ma non può nulla. Dop sette minuti il Sassuolo è avanti. La Lazio prova a reagire, Milinkovic-Savic prova a suonare la carica, ma è l’incrocio dei pali a mettersi in mezzo. Il serbo è il più in forma della formazione laziale, tutte le azioni più pericolose passano dai suoi piedi, ma la mira non è delle migliori. E quando il numero 21 centra lo specchio della porta c’è Consigli a dire di no. I biancocelesti sono in partita, la palla staziona per la maggior parte della prima frazione tra i piedi della compagine di mister Pioli, il Sassuolo si limita a folate offensive che non sortiscono pericoli dalle parti di Marchetti. In chiusura di primo tempo ci prova Candreva, il suo bolide sfiora l’incrocio. Ancora una volta c’è la potenza, non la precisione. Si va al riposo, la Lazio si porta negli spogliatoi un sorriso e un sospiro, nella ripresa serviranno entrambi.
TRA SOGNO E REALTA’ – Subito un cambio per Pioli: fuori Onazi, irriconoscibile, dentro Keita. Lazio spregiudicata, i biancocelesti non ci stanno a perdere. La doccia fredda, però, è dietro l’angolo. Berardi prima testa i riflessi di Marchetti, poi Sansone liscia in area, Missiroli è il più lesto: la rete laziale si gonfia per la seconda volta. Il doppio vantaggio sembra spegnere la contesa, la traversa di Falcinelli sembra il prologo al Caporetto laziale, ma quando gli uomini di Pioli sembrano essere a due dita soltanto dal fondo rinascono. Keita è bravo ad incunearsi tra le linee, l’assist per Felipe Anderson è un cioccolatino tropo ghiotto per non essere ingoiato in un sol boccone: il brasiliano spiazza Consigli, la Lazio ricomincia a respirare. Lambrusco e pop corn, la partita si accende di nuovo, per la gioia dei diecimila sugli spalti. Matri, entrato poco prima della rete, prova a caricarsi il peso dell’attacco sulle spalle, ma con scarsi risultati. C’è spazio anche per Kishna, fuori Candreva. La Lazio prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma l’espulsione di Cataldi per doppia ammonizione sancisce la resa. Vince il Sassuolo, il mal di trasferta torna a palesarsi, i biancocelesti non sono ancora guariti. La truppa di Pioli riscende sulla Terra, che prima e dopo il sogno c’è la vita da vivere.
Matteo Vana
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