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Salas: “Nel derby non conta chi è più forte o chi sta meglio”

NOTIZIE LAZIO – L’ex biancoceleste: “E’ una partita diversa dalle altre, si può vincerla in ogni modo…”

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NOTIZIE LAZIO –  “L’ultima volta che sono venuto a Roma a vedere il derby la Lazio ha vinto, era la vittoria del 2009 la Lazio di Delio Rossi vinse per 4 a 2 con un grandissimo goal di Zarate. Stavolta non potrò esserci ma spero che la Lazio riesca a vincere. Ai tifosi dico di stare tranquilli andrà bene, nel derby non conta chi arriva meglio o peggio ne chi è più forte, ci sono troppe variabili da considerare“. Queste le parole dell’ex biancoceleste Marcelo Salas, raggiunto da Radio Olympia per analizzare il momento biancoceleste e per parlare del derby di domenica prossima.
El Matador poi aggiunge: “Il derby è troppo importante per i tifosi, per la società e per tutto l’ambiente. Nel derby c’è sempre tanto nervosismo e non sempre si riesce a giocare bene, può succedere che un attaccante abbia poche occasioni, poi nell’unica palla buona riesca a decidere la partita. Sono sempre legato alla Lazio, le mie figlie sono nate a Roma, abbiamo vinto tanto con la maglia biancoceleste e sono ancora molto legato ai tifosi e a quei ricordi. L’ultima volta che sono venuto a Roma i tifosi mi fermano ancora per farsi una foto, firmare autografi e salutarmi. Tutto questo mi emoziona molto. Il derby è vissuto in modo speciale, ancor più della partita sono i giorni che lo precedono e quelli dopo che lo rendono unico. E’ una partita diversa dalle altre, si può vincerla in ogni modo. Non conta molto l’allenamento settimanale, è più importante la testa, arrivarci con la giusta tranquillità e concentrazione è un vantaggio che ti permette di sfruttare gli errori dell’avversario”.

Sulla sua carriera: “I migliori anni della mia carriera sono stati quelli alla Lazio. Alla Juventus non sono riuscito a ripetermi, per un infortunio iniziale e delle difficoltà dopo. Il goal nella notte della supercoppa a Manchester è indimenticabile, non iniziò bene per me la partita. Qualche diverbio con Eriksson e iniziai dalla panchina, poi l’infortunio di Inzaghi, entro, segno e vinciamo la coppa. Poi ce ne sono altri che sono stati belli, ricordo quello a Milano quando giocai con un piede rotto. In quella Lazio ho giocato con tanti campioni, Vieri, Nedved e molti altri ma Nesta era impressionante, strepitoso. In allenamento era sempre il migliore, lavorava più di tutti gli altri sempre con serietà e professionalità e poi in campo era fortissimo, il migliore. L’acquisto più importante credo sia stato quello di Vieri, con lui facevamo una grande coppia, abbiamo fatto tanti goal e ci trovavamo benissimo. Fu un grandissimo acquisto in quegli anni, uno dei più importanti in assoluto. Adesso sono presidente del Temuco. Cerco di pensare ancora da calciatore, quindi ho un buon rapporto con tutta la squadra. Non so chi sia il giocatore che mi somiglia di più, però mi piace molto Aguero. Io vedo i movimenti di un attaccante e non solo se segna o no e lui è uno dei migliori”.

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