Nessun dorma sonni tranquilli, la Lazio è chiamata a reagire

Pubblicato il 23/11 alle 11.25

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – Crisi. Una parola spesso usata a sproposito, ma non stavolta. La Lazio pareggia contro il Palermo, un punto che ha il sapore amaro della sconfitta. Quella contro i rosanero era l’occasione giusta per rialzare la testa dopo le tre sconfitte rimediate (Atalanta, Milan e Roma), quella testa che proprio ieri i biancocelesti hanno perso per correre dietro agli uomini di Ballardini.

TUTTI COLPEVOLI, NESSUNO SI SENTA ESCLUSO – La situazione non è semplice in casa Lazio: la pazienza sta per finire, la piazza è in subbuglio. Nessun colpevole, ma tutti devono sentirsi responsabili. La società ne è consapevole, l’emorraggia di punti deve essere arrestata il prima possibile, già a partire dalla prossima gara contro il Dnipro in Europa League. Blindare la qualificazione, poi si penserà esclusivamente al campionato fino a febbraio. In mezzo una finestra di mercato che può essere un’arma a doppio taglio per i biancocelesti. L’idea della società è quella di tenere tutti i pezzi pregiati fino a giugno: a meno di richieste esplicite da parte dei calciatori, nessuno lascerà la Lazio già a gennaio. Poi a giugno via alla rivoluzione: 4/5 elementi saluteranno la squadra, dentro verranno inserite forze fresche e nuovi stimoli. Giocatori, però, che devono sposare in pieno la causa laziale. Non è piaciuto l’atteggiamento delle ultime partite, le sollecitazioni del tecnico non sembrano essere recepite dai calciatori che vengono considerati i maggiori responsabili del momento no. Dalla qualificazione Champions all’esclusione, se il campionato finisse oggi, anche dall’Europa League: un fallimento, tanto per citare Pioli. Anche il tecnico non può dormire sonni tranquilli: la sua posizione al momento è ben salda, l’idea della società è quella di continuare con l’ex tecnico del Bologna, ma anche lui è chiamato a fare molto meglio. Siamo tutti sulla stessa barca, bisogna remare tutti nella stessa direzione: è questa l’idea della Lazio, per chi non crede nel progetto c’è una scialuppa pronta a salpare.

UN RINNOVO COMPLICATO – Proprio in questo discorso va inquadrato il rinnovo più spinoso, quello relativo a Senad Lulic. Sistemata la questione Marchetti, con il portiere che a meno di clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuto, rinnoverà il proprio contratto con la Lazio, resta l’incognita legata al bosniaco. Lulic vuole una stipendio adeguato al proprio rendimento, la società non vuole scendere a compromessi: l’offerta pervenuta all’entourage del giocatore è sempre la stessa – circa 1,3 milioni di euro a stagione  – o firma o se ne va. Il presidente Lotito è disposto ad ascoltare eventuali offerte, per meno di 15 milioni non vuole cedere il proprio gioiello: una valutazione che fino a poco tempo fa veniva considerata eccessiva dal giocatore stesso, ma giustificata dalla grande duttilità tattica di Lulic. Risorgere come squadra o sprofondare nell’abisso di una stagione anonima come tante altre: la pazienza è finita, a Formello non c’è più voglia di sentire scuse.

Matteo Vana