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Non c’è luce in fondo al tunnel, la Lazio esce con le ossa rotte anche da Empoli
LAZIONEWS.EU – La Lazio rimedia l’ennesima sconfitta lontana dall’Olimpico, per i biancocelesti è notte fonda…
Pubblicato il 29/11 alle 19.53
LAZIONEWS.EU – Aveva ragione Pioli, non basta una vittoria per risorgere. L’inizio è da brividi: bastano 5 minuti a Tonelli per approfittare della dormita difensiva biancoceleste, il suo colpo di testa fa sprofondare la Lazio nei suoi fantasmi. I tifosi contestano, l’aria si fa subito pesante. Ci vuole un po’ per riprendersi, il cazzotto a freddo fa male il doppio, Zielinski potrebbe approfittarne ma la mira non è delle migliori. La partita è dura, Tonelli allarga il gomito su Djordjevic e rimedia l’ammonizione, Livaja meriterebbe la seconda per l’entrata su Hoedt, ma l’arbitro preferisce sorvolare. Per vedere la Lazio si deve aspettare la mezz’ora, il problema è nella testa; i pericoli possono arrivare solo da calcio piazzato. Ed ecco che Biglia ci prova, ma il suo destro sorvola di poco il montante azzurro, poi è Parolo a provarci, ma Skorupski è troppo attento per farsi sorprendere. La prima frazione si conclude sull’1-0, i tifosi laziali a Empoli espongono una striscione piuttosto duro: la pazienza comincia a scarseggiare.
La Lazio anticipa il ritorno dagli spoglitoi, tutti i giocatori si stringono a centrocampo. E’ un’altra squadra: Radu sfiora subito la traversa da fuori, l’nerzia del match è cambiata. Gli sforzi laziali si infrangono sul muro eretto dall’Empoli, i toscani si arroccano in difesa, non è semplice trovare spazi. Pioli capisce che è il momento di rischiare: doppio cambio per lui. Dentro Klose e Felipe Anderson, fuori Radu e Milinkovic-Savic. L’assetto offensivo non basta a mutare il punteggio, Felipe Anderson appoggia per Djordjevic che di petto si aggiusta la sfera e calcia, Skorupski risponde presente. Si gioca a una porta sola, il gol arriverebbe pure, ma l’arbitro annulla per una presunta carica sul portiere avversario. L’Empoli sbanda, la Lazio cerca di gettare il cuore oltre l’ostacolo, il più pericolo è sempre Klose, il suo colpo di testa sbatte contro Skorupski. Dentro Mauri, fuori Djorjdevic: Pioli cerca il jolly in panchina, ma è una di quelle partite stregate in cui il gol non arriverebbe neanche se si giocasse per 200 minuti. Lo si capisce quando anche la seconda rete laziale, sempre di Klose, viene annullata per fuorigioco. Non ne va una per il verso giusto, la Lazio rimedia l’ennesima sconfitta esterna, i tifosi voltano le spalle in segno di protesta, alcuni abbandonano il settore: i biancocelesti sono soli, la luce in fondo al tunnel non si vede ancora.
Matteo Vana
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