Klose vs Mandzukic, la mia vita per il gol. Ecco la sfida dei bomber

FACCIA A FACCIA – Lazio-Juventus per uscire dalla crisi o per continuare in uno splendido momento di forma. Biancocelesti e bianconeri affrontano il big match dell’Olimpico con umori differenti, con un obiettivo simile: lanciare un segnale al campionato. Pioli cerca la rivincita contro Allegri, il tecnico che lo ha già battuto in due finali (Coppa Italia e Supercoppa) e ripartirà dalle sue certezze, tra queste Miro Klose. Il tedesco è pronto al duello di giornata contro il pericolo pubblico n.1 per la difesa laziale: il croato Mario Mandzukic.

PANZER DALLE POLVERI BAGNATE – Un campione del mondo ancora all’asciutto. Sembra incredibile, ma Miro Klose non ha ancora segnato in questa stagione tra Supercoppa Italiana, Europa e campionato. Proprio lui, il panzer, o se volete, “il pescatore di gol”, abile predatore e instancabile bomber, icona del calcio mondiale. Dopo i 16 gol totali dell’ultima stagione (13 in campionato) e le 56 perle complessive in 4 campionati di Lazio, la sua astinenza sta creando non pochi problemi al gioco di Pioli. Eppure ad Empoli di gol ne aveva segnati due, ma Fabbri li ha annullati, suscitando l’ira di società e tecnico. La Lazio si è lamentata, ma potrà tornare a volare solo se il tedesco tornerà a far quello che gli riesce meglio: segnare gol decisivi e far volare in alto nel cielo la sua aquila. L’ultima volta fu a Napoli, nella notte che portò la Champions e non sarà facile sbloccarsi proprio contro una delle sue bestie nere, quella Juventus a cui ha fatto male una sola volta in 14 partite. Una nuova grande sfida per un campione che in carriera si è mai accontentato, alla 150° gara ufficiale in biancoceleste. Non lo ha fatto dopo il mondiale vinto e tutti i suoi trionfi, non lo farà ora che la sua Lazio è in crisi.

SUPERMARIO IN GRAN FORMA – Criticato, rimproverato, da molti considerato come un investimento sbagliato. Eppure Mario Mandzukic sta zittendo tutti i suoi detrattori a suon di gol e punta dritto la Lazio, alla quale ha già fatto male nell’esordio ufficiale con la maglia bianconera: l’8 agosto a Shanghai, regalando ad Allegri la Supercoppa Italiana. Da quel momento in poi (complice uno stiramento) si è eclissato, per tornare in grande stile in Juve-Atalanta del 25 ottobre e mettere la firma sul 2-0 finale. E’ stata la scintilla che tutti aspettavano, così l’ex Bayern Monaco non si è più fermato e nelle ultime 4 partite – Champions compresa – ha segnato 3 volte e quando ha gonfiato la rete, la Vecchia Signora ha sempre vinto. Campionato o coppa non fa differenza per uno che a 29 anni ha già vinto tutto, Champions League compresa. Una macchina da gol: 53 con la Dinamo Zagabria, il primo grande amore, poi 68 in Germania tra Wolfsburg e Bayern Monaco e 20 in una stagione all’Atletico Madrid. Poi la chiamata di una Juve che vuole tornare grande anche in Europa. E lui ha già contribuito al sogno bianconero con un gol ogni 156 minuti. Alla faccia della crisi…

IL CONFRONTO – Quella tra Klose e Mandzukic è una sfida tra due grandi interpreti del ruolo di attaccante. Più rapido il tedesco, più presente in area il croato: stili di gioco e scuole di gioco differenti, ma in comune uno spiccato fiuto del gol che ha fatto la fortuna di tanti club, Bayern Monaco su tutti. In Baviera li ricordano bene: uno ha scritto la storia a suon di gol, l’altro ha regalato la Champions League con un gol decisivo in finale. Un panzer contro un gladiatore, l’intelligenza tattica contro lo strapotere fisico, ma in Lazio-Juventus non c’è posto per due re. Miro e Mario, chi sarà il migliore?

Giorgio Marota
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