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Lazio-Juventus 2-0, due lampi per fulminare i bianconeri
C’ERA UNA VOLTA – Era il 6 dicembre 2003 quando Corradi e Fiore annientarono la Juventus…
C’ERA UNA VOLTA – Due eroi vestiti di biancoceleste. Uno toscano, l’altro calabrese: una coppia insolita, come poche ce ne sono state nella storia del calcio. Una partita speciale, Lazio-Juventus non è mai stata una gara come le altre. Sfide che sono entrate nella leggenda, destini simili: grandi trionfi e rovinose cadute, il bianco a fare da minimo comun multiplo, celeste e nero a ribadire la ataviche differenze.
6 dicembre 2003, la Lazio di Mancini ospita la squadra di Marcello Lippi. Juventus in crisi, due sconfitte di fila non sono cosa abituale per la Vecchia Signora; se non fosse per il colore delle maglie si faticherebbe a capire quale delle due appartiene all’elite del calcio italiano e quale, invece, sta attraversando una crisi societaria senza eguali. Gioco veloce, anticipi sicuri in difesa con Stam a rendere più evidente l’inadeguatezza del Del Piero attuale. A centrocampo Albertini, Giannichedda e poi Liverani ad attivare subito gli attaccanti. In avanti poi Fiore, riportato nella suo amato ruolo di interno sinistro, si produceva in volate irresistibili che trovavano in Corradi un punto di riferimento puntuale ed efficacissimo. Bastano 24 minuti per raccogliere quanto seminato: l’attaccante laziale anticipa Legrottaglie, la rete di gonfia così come i cuori dei tifosi laziali che sognano a occhi aperti. Dagli spalti si levano le prime voci. “La Juve non ne può perdere un’altra, già è stata sconfitta dall’Inter e dal Galatasaray, vedrai che ora ce ne fa tre”. E invece i tre gol invocati dai più pessimisti non arrivano, anzi, c’è spazio per l’altro eroe della serata laziale, Stefano Fiore. In chiusura di primo tempo Corradi ricambia il favore, il destro del fantasista cosentino è una pugnalata dritta al cuore per Buffon, la Juventus smette di respirare. Game over, è la Lazio a festeggiare.
Stasera sarà di nuovo Lazio-Juventus, si gioca ancora a dicembre. Da allora sono passati 12 anni e tante delusioni: fu quella, infatti, l’ultima vittoria laziale al cospetto della Vecchia Signora. Corradi e Fiore non ci sono più, il tempo passa per tutti. C’è bisogno di nuovi eroi, il pubblico laziale merita altre serate da ricordare.
Matteo Vana
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