INTERVISTE
Pioli: “La squadra è in crisi, ma non mollo la barca in difficoltà”
Il tecnico: “Dobbiamo avere l’umiltà di ripartire, quelli che hanno a cuore la maglia lo sanno…”
Pubblicato il 04-12-2015 alle ore 23:19
INTERVISTE POSTGARA – La Lazio cade ancora, la Juventus passa all’Olimpico con un secco 2-0. Di seguito l’analisi di mister Pioli al termine del match, che rappresenta la sesta sconfitta nelle ultime 8 giornate di campionato.
PIOLI IN CONFERENZA STAMPA
Partita non positiva, si sente in discussione?
“Per ripartire bisogna dare di più, il compitino non è più sufficiente. Siamo tutti responsabili, io sono il primo, ma penso solo a lavorare e lavorare meglio”
Pensa che si possa uscire dalla crisi con il mercato?
“Quello che conta è che non vinciamo da parecchio tempo e che non possiamo iniziare andando sempre sotto. Questi dati pesano, dobbiamo fare più attenzione. Così diventa difficile. Il mercato di gennaio ci deve servire per miglirare la squadra”
Ha mai pensato alle dimissioni?
“Io non mi dimetto. Sono il prim responsabile, ma non mollo una barca in difficolta”
Come sta lo spogliatoio?
“Quando si hanno giocatori sensibili e attaccati alla situazione, che si rendono conto che non stiamo rendendo al massimo uno sfogo ci può stare. E’ positivo, vuol dire che siamo dentro alla causa e che possiamo farcela tutti insieme. La squadra non sta bene”
La squadra reagisce ai suoi stimoli?
“Stasera abbiamo incontrato una squadra più forte, che sta meglio e che ha potuto giocare difendendosi e ripartendo”
E’ una Lazio senza idee?
“E’ un momento dove solamente la voglia non basta, soprattutto contro avversari contro la Juventus. C’erano partite da sfruttare, ma a Empoli non abbiamo pagato errori solo nostri”
PIOLI A SKY SPORT
Copione delle partenze negative continua…
“La generosità e la voglia di fare la partita c’è stata, ma diventa difficile quando gli avversari trovano il gol alla prima occasione. E’ un peccato perché si poteva fare una partita differente. Dopo il primo gol si è fatto difficile: sicuramente siamo stati vogliosi, ma troppo lenti e prevedibile”.
Il rendimento mette in discussione la sua panchina?
“Questo non lo so: sono domande che non dovete fare a me. Io sto lavorando al meglio per cercare di ricostruire certezze. Sicuramente possiamo e dobbiamo fare molto di più”.
L’attacco non punge…
“E’ una cosa strana per noi non segnare con una certa continuità, ma ci sono anche dei meriti dei nostri avversari. Abbiamo perso fiducia e non proviamo più la giocata, dove in passato abbiamo sempre trovato situazioni importanti. Dobbiamo essere lucidi ad ammettere che stiamo vivendo un momento delicato e possiamo riprenderci solo se faremo prestazioni con maggior intensità ed attenzione. Tutti quanti dobbiamo mettere in campo di più”.
Ti aspettavi una crescita più rapida da parte dei giovani?
“Sinceramente non mi aspettavo questa altalenanza delle nostri prestazioni. E’ chiaro che mi aspettavo di più ed è chiaro che è il lavoro della squadra che deve esaltare quello dei singoli. Stiamo perdendo idee, velocità e soluzioni da offrire al compagno con la palla”.
Cataldi?
“Non è svanito. E’ un giocatore di grande prospettiva. Ma questa sera dovevamo aggredire le loro fonti di gioco e mi servivano altre caratteristiche in campo”.
PIOLI A MEDIASET PREMIUM
Sconfitta amara, eravate partiti col piglio giusto…
“Non è sufficiente partire bene i primi 5 minuti, la prima volta che sono arrivati nella nostra metà campo hanno segnato. Il nostro è un momento delicato, li abbiamo fatti chiudere in difesa e siamo stati generosi ma troppo prevedibili. Stiamo perdendo fiducia, i risultati negativi tolgono molto. Avevamo bisogno di fare qualcosa in più ma non ci siamo riusciti”.
Adesso?
“Dobbiamo avere l’umiltà di ripartire e capire che possiamo fare di più di quello che stiamo facendo in questo periodo”.
L’ultima mezz’ora è un segnale positivo?
“Stasera prestazione sufficiente ma non eccezionale, sono stati più forti di noi. Servono prestazioni diverse contro una grande squadre quale la Juventus. E’ un peccato, credo che ci fossero le possibilità per fare meglio. Possiamo ancora condizionare tanto il nostro futuro”.
La sua squadra nella prima parte si è abbassata troppo. Lulic ha cambiato i piani?
“Non può essere un giocatore a determinare altre situazioni, abbiamo cominciato bene, ma non si può subire un gol alla prima azione degli avversari. Sono situazioni che si ripetono, poi diventa difficile rimettere in piedi la partita. Serviva più velocità e più uno contro uno ma non ci siamo riusciti”.
I giocatori non hanno più fiducia nei loro mezzi?
“Credo che l’aspetto psicologico sia ora quello più importante, i giocatori che hanno a cuore la maglia sanno che siamo al di sotto delle aspettative. Si stanno caricando di responsabilità, dobbiamo avere la lucidità di dire che le cose non stanno funzionando e dobbiamo lavorare meglio. Credo che ci siano ancora gli spazi per fare meglio, l’urgenza però c’è”.
Condizionamento con i fatti di Empoli…
“Non lo so, ho detto ieri quello che pensavo. Le prestazioni non sono state all’altezza ma altre volte alcune situazioni ci hanno penalizzato. Volevamo essere più attenti ma purtroppo non ci siamo riusciti”.
Confronto con l’anno scorso…
“Non c’è confronto con l’anno scorso per ora, siamo in difficoltà. Dobbiamo mettere a disposizione di più per uscire da questo momento”.
PIOLI A LAZIO STYLE RADIO
In svantaggio è sempre più complicato…
“Si e dobbiamo lavorarci di più. A dire che abbiamo approcciato bene sembra di prendere in giro qualcuno perchè non possiamo subire alla prima situazione, dobbiamo essere più organizzati. Non ci sono mancate voglia e generosità, c’era tempo ma siamo stati troppo lenti contro una squadra compatta”
Le lacrime di Biglia…
“I risultati negativi tolgono fiducia e serenità aumentando pressione e responsabilità. Dobbiamo essere forti, le responsabilità sono tutte nostre, queste reazioni ci stanno e fanno capire quanto la squadra ci tenga a fare meglio, le difficoltà ci sono, dobbiamo essere realistici e vanno affrontate”.
L’autogol è lo specchio della Lazio?
“Giocare significa sbagliare, ma dobbiamo assolutamente diminuire gli errori, non si possono subire due gol con un tiro in porta degli avversari. Dobbiamo essere più attenti e determinati e non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo subire alla prima occasione”.
I terzini hanno più paura?
“Si ma andar sotto è chiaro che complica le cose. La partita l’abbiamo fatta noi, ma dovevamo muoverci di più anche in profondità, tra le linee. Abbiamo affrontato una squadra che sta bene.”
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