CORRIERE DELLO SPORT. ”Vai LAZIO, ad Udine per il grande colpo”

CORRIERE DELLO SPORT. ”Vai LAZIO, ad Udine per il grande colpo”

Una sintesi dell’articolo del Corriere Dello Sport. Così Edy Reja, per riscattarsi dalle ultime brutte prestazioni…

(getty images)

Non molla Reja. Non ha intenzione di tirarsi indietro la Lazio, anche se oggi non si capisce come quel che è rimasto della squadra biancoceleste, sbriciolata da infortuni e cessioni, lenta e compassata, possa trovare lo sprint sufficiente e qualche gol buono per difendere il terzo posto nelle ultime quattro giornate ed entrare in Champions. ”Ci credo ancora. Ce la giocheremo sino in fondo. Speriamo che il vento giri, perché tutto gli episodi sono contrari, ma sono convinto che riusciremo a giocare una grande partita a Udine. Dovremo galoppare al Friuli, ma può essere l’ultima occasione per riuscire a spuntarla” ha spiegato il tecnico friulano, forse meno arrabbiato rispetto a domenica, quando il Lecce e Bojinov avevano acciuffato il pareggio a tempo scaduto. Ha assolto la Lazio, sa che in questo momento è difficile dare di più. Non c’è attacco, l’ultimo gol di una punta risale alla prodezza di Klose con la Fiorentina, era il 26 febbraio, sono passati due mesi. Il centrocampo, dopo aver perso la velocità e le progressioni di Lulic e il dinamismo di Brocchi, non può contare neppure sui colpi geniali di Hernanes. E’ arrivata a pezzi in fondo alla stagione la squadra biancoceleste. E sul sintetico di Novara non è riuscita a concretizzare le occasioni che pure giocando sui nervi e con l’esperienza aveva saputo creare. L’episodio chiave è stato il gol annullato a Kozak, la riprova di come la Lazio neppure sia aiutata da un briciolo di buona sorte. Nove volte su dieci, la svista arbitrale ti salva. Questa, invece, è stata l’occasione in cui il ripensamento di Orsato, pur essendo una scelta giusta, s’è trasformato in una beffa. Sono cresciuti i rimpianti di Reja ripensando alla prolungata assenza di Klose. ”Se non si fosse fatto male, non ci ritroveremmo in questa situazione. Con uno del suo calibro in area di rigore, qui a Novara con tutte le occasioni create almeno un pallone sarebbe entrato in porta. Io spero ancora di poter recuperare lui e qualche altro giocatore, ma forse mi conviene non dirlo più. Non conviene. Anzi, più lo dico e più ne perdo altri”.