Candreva vs Eder: in due per una sola rinascita

FACCIA A FACCIA – Lazio-Sampdoria è il match tra le deluse dell’attuale Serie A. Una sfida da dentro o fuori, come una finale. Pioli si gioca il futuro, Montella non può perdere la quarta partita di fila sulla panchina blucerchiata. Un vecchio proverbio recita: “Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare” ed ecco che sembra arrivato il momento di Candreva ed Eder, tra i gioielli più preziosi delle due squadre.

CHE FINE HA FATTO? – 148 partite con la maglia della Lazio e 33 gol, poi la crisi. Antonio Candreva sposa i colori biancocelesti nel gennaio 2012 e in tre anni e mezzo, dopo le critiche iniziali per un passato da presunto tifoso romanista, si prende il cuore dei tifosi. 10 reti il primo anno, 12 il secondo (tutte in Serie A), 11 nella passata stagione, un ruolino di marcia da goleador, che lo rende uno dei centrocampisti più prolifici della Lazio negli ultimi 15 anni. Quella che sarebbe dovuta essere la stagione dei sogni, con la Champions e un ruolo ancora più importante in campionato, diventa invece per la Lazio l’eclissi totale. La Supercoppa persa, l’eliminazione dalla Champions League e il declino in Italia, così la stella di Candreva smette di splendere. Tutto comincia in estate, con la delusione per la fascia di capitano che sopo le sue avanches finisce sul braccio di Biglia. Polemiche, attriti, voci di spaccature: sul campo la squadra non gira e lui non riesce più ad essere decisivo come in passato. Il primo gol arriva a Lazio-Palermo, 13° giornata, su rigore. Due gol invece in Europa, ma la crisi della Lazio non passa e coincide sempre più con il peggior Candreva visto a Roma.

UN ORIUNDO A GENOVA –  Eder è il talismano della Sampdoria: quando segna lui i blucerchiati non perdono mai. E’ successo solo una volta negli ultimi due anni, ed è stato così almeno fino al penultimo match di campionato contro il Milan perso 4-1. Prima di quella rete e di quella sconfitta una serie di 16 risultati utili (9 vittorie e 7 pareggi) nelle ultime due stagioni in cui l’attaccante è andato a segno. In questo campionato Eder ha già messo a segno 10 gol, ma da quando si è fermato lui a Genova, sponda doriana, hanno smesso di vincere. Nelle ultime 4 giornate una sola rete e 0 punti, con la crisi che ha portato la squadra nei bassifondi della classifica. Lui, classe ’86 cresciuto in Brasile al Criciuma, arriva in Italia grazie all’Empoli, piazza in cui esplode prima di far innamorare tutti anche a Frosinone, Brescia e Cesena. Poi nel 2012 arriva la Sampdoria e in 3 stagioni e mezzo va in gol 47 volte in 131 partite, con una ciliegina sulla torta: la chiamata della Nazionale italiana, con cui esordisce il 28 marzo contro la Bulgaria, match valido per le qualificazioni a Euro 2o16, segnando il gol del pareggio al minuto 84. E’ nata una stella e se ne accorgono in tanti. Eppure Ferrero fa resistenza e continua a respingere le offerte per il suo campione.

IL CONFRONTO – In campo nel posticipo di Serie A si affronteranno due protagonisti della nazionale italiana. Giocatori in grado di interpretare più ruoli, entrambi voluti fortemente da Conte e per questo punti di riferimento per l’Italia ai prossimi Europei. Esterno d’attacco contro seconda punta, ma all’occorrenza trequartisti o terminali offensivi: è la duttilità ad aver forgiato le carriere dei due. Con una costante, il gol. Quello che manca a Candreva come l’acqua per un assetato, lo stesso che Eder vuole ritrovare al più presto per sollevare la Samp dalle sabbie mobili della crisi. Una gioia per due, all’Olimpico non ci sarà spazio per troppi volti felici.

Giorgio Marota
TWITTER: @GiorgioMarota