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Klose e un gol che non vuole arrivare: l’ultimo bacio prima dell’addio
LAZIONEWS.EU – Con il tedesco in campo la media punti è dimezzata…
Pubblicato il 27/12 alle ore 11.05
LAZIONEWS.EU – Il 2015 sta per finire e con l’inizio della nuova stagione la vena realizzativa di Miroslav Klose sembra essersi esaurita. La stagione di quest’anno non è tra le migliori per l’attaccante tedesco, nato nella città polacca di Opole in Slesia il 9 giugno 1978. Sono passati esattamente 37 anni da quel giorno e con il passare del tempo l’età inizia a farsi sentire, ma ciò che non manca mai nel suo caso è l’esperienza.
PASSATO DI FAMA E TITOLI – C’è una parola che viene in mente ogni volta che si parla di Klose: campione. Il trentesettenne di origine polacca, con la Nazionale tedesca ha conquistato il titolo di campione del mondo nel 2014, di vice-campione del mondo nel 2002 e vice campione d’Europa nel 2008. Accanto al suo nome compare la perifrasi di secondo calciatore tedesco con più presenze in Nazionale e quella di miglior marcatore nella storia della Nazionale tedesca con 71 reti. E’ stato inoltre il capocannoniere del Campionato mondiale di calcio nel 2006. Ed infine si è laureato come miglior marcatore nella storia dei Mondiali con ben 16 reti realizzate. Insomma i dati parlano chiaro: nelle partite in cui Klose ha segnato, la Germania non ha mai perso. I ricordi restano, partita dopo partita; segnano vittoria dopo vittoria, sconfitta dopo sconfitta. Il suo nome compare fra tutti quelli che hanno fatto la storia del calcio mondiale e non solo:il tedesco ha inciso le proprie iniziali anche nella storia della prima squadra della capitale. Il 9 giugno 2011 viene acquistato dalla Lazio a parametro zero. Il suo primo gol in serie A viene realizzato proprio in maglia biancoceleste in casa del Milan, il 9 settembre del 2011. I tifosi laziali lo hanno accolto sin da subito con il rispetto che si deve a chi è già leggenda; in lui hanno sempre visto un punto di riferimento, su cui puntare per portare in alto i colori del cielo e rendere la Lazio una grande squadra.
PRESENTE – La sua fama è nota, le aspettative non possono che essere altissime, probabilmente spesso sopra l’immaginabile. L’anno che volge al termine è stato agrodolce per tutti – tifosi, squadra e società -, Klose non fa certo eccezione. Come già sottolineato, l’attaccante biancoceleste non è riuscito mai a concretizzare dall’inizio di campionato. E’ arrivato alla sosta natalizia senza aver mai portato la Lazio in vantaggio grazie a una sua rete. E’ altrettanto vero che Pioli gli chiede un sacrificio enorme da punta centrale. Ormai si è abituati a vedere Klose che corre avanti e indietro, che crea spesso spazio per gli inserimenti dei centrocampisti. Un Klose che si abbassa a prendere palla in fase di possesso. Il Klose bomber, però, affezionato alla porta avversaria tanto da non lasciarla mai senza un suo segno di riconoscimento, dov’è finito? Nella Lazio di oggi si fa sempre meno sentire e spesso la sua presenza non basta per fare la differenza. Le statistiche parlano chiaro: con lui in campo la Lazio conquista pochi punti. Quando Klose è rimasto in panchina la squadra di Pioli ha portato a casa ben 6 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte con una media di 2,11 punti; mentre al contrario con il tedesco in campo la Lazio ha raggiunto 1 vittoria, 1 pareggio e 6 sconfitte con una media di 0,50 punti. Praticamente con lui a disposizione della squadra, la media dei punti è più che dimezzata. Un dato non positivo e misterioso. I motivi potrebbero essere vari: l’età che avanza, l’infortunio che lo ha portato per alcuni mesi a non contribuire alla causa laziale. O più semplicemente lo scorrere del tempo, come sempre succede, logora qualsiasi cosa sia soggetta alle sue leggi. Un nuovo anno sta iniziando, quasi sicuramente sarà l’ultimo con l’aquila sul petto per il tedesco. Ma Klose è galantuomo, sa che una signora non si saluta senza un bacio. Glenda Fei
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