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GAZZETTA DELLO SPORT. Strattoni, urla Lazio infuriata:”L’azione era da fermare”
Una sintesi dell’articolo de La Gazzetta Dello Sport. Sotto accusa l’arbitro Bergonzi. Guidolin d’accordo:”La palla andava scodellata”…
GAZZETTA DELLO SPORT. Strattoni, urla Lazio infuriata:”L’azione era da fermare”
Una sintesi dell’articolo de La Gazzetta Dello Sport. Sotto accusa l’arbitro Bergonzi. Guidolin d’accordo:”La palla andava scodellata”…
Succede tutto negli ultimi dieci secondi di gara. Ed è l’ennesima brutta pagina di un calcio italiano sempre più bistrattato. La Lazio è tutta nella metà campo dell’Udinese alla caccia del pareggio, la squadra di casa riparte in contropiede, la palla finisce dalle parti di Gonzalez e Pereyra. Il laziale è in vantaggio, ma dalle tribune arriva un triplice fischio che quasi tutti in campo ritengono sia dell’arbitro. Gonzalez si ferma, Marchetti si getta per terra, ma Bergonzi fa cenno che non è stato lui a fischiare. Pereyra non se lo fa ripetere due volte e segna nella porta sguarnita. E l’arbitro non può che convalidare. A questo punto succede il caos totale. Ai giocatori della Lazio saltano i nervi. Stremati, sconfitti per l’ennesima volta, si scatenano contro la panchina dell’Udinese, chiedendo che il gol venga annullato. Bergonzi ritiene che non ci siano i presupposti regolamentari per farlo. Ma questo è difficile da capire dopo 90 minuti tirati e al termine di una partita che per i biancocelesti compromette in maniera pesante il cammino Champions. Dias è il primo che si scaglia contro la panchina dell’Udinese e viene espulso da Bergonzi. Alla rissa partecipa pure Matuzalem, che era in panchina dopo la sostituzione del primo tempo. Anche Scaloni perde la testa e se la prende con il quarto uomo Giannoccaro. Ed anche il portiere Marchetti è furibondo, a un certo punto urta con il braccio addirittura l’arbitro Bergonzi. Ma al parapiglia finale prendono parte anche i dirigenti: per la Lazio il d.s Tare che in realtà prova a riportare la calma e il responsabile della comunicazione De Martino; per l’Udinese gli accompagnatori Carnevale e Infurna. ”Mi dispiace sia finita così – commenta Guidolin, la Lazio è invece in silenzio stampa – Il gioco andava fermato e si doveva riprendere scodellando la palla. Capisco che ai giocatori della Lazio possano essere saltati i nervi. Io il fischio non l’ho sentito, ma sono l’unico. I miei giocatori l’hanno sentito tutti. Ripeto, non mi piace segnare e festeggiare dopo una situazione del genere”. Rischiano anche Matuzalem, Scaloni e Marchetti che sono stati i più vivaci nelle proteste finali. Potrebbero essere tutti squalificati al di là del cartellino giallo rimediato da Scaloni, soprattutto Marchetti che ha messo le mani addosso all’arbitro. Tutto dipenderà da cosa scriveranno sul referto Bergonzi ed anche il quarto uomo Giannoccaro che è stato oggetto di tantissime critiche da parte dei giocatori laziali. La Lazio, che è in silenzio stampa, è comunque adirata. I biancocelesti invocano la mancata applicazione della regola 5 del regolamento che impone la sospensione del gioco nel caso in cui dagli spalti provengano fischi che interferiscono con il gioco. Bergonzi è stato di parere diverso.
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