Tare: “Ad agosto rifiutati 50 milioni dal Manchester United per Felipe Anderson”

INTERVISTA PRE GARA – La Lazio scende in campo a Firenze alle ore 18.00 per la 19° giornata di Serie A. Davanti ai biancocelesti ci sarà la temibile Fiorentina di Paulo Sousa, tra le squadre più in forma del campionato. Nel pre gara è intervenuto ai microfoni di Mediaset il direttore sportivo biancoceleste, Igli Tare. Il dirigente ha presentato così la sfida ai microfoni di Mediaset Premium:

Partenza frenata nel 2016:
“Sarebbe un fallimento se il campionato finisse oggi, ma siamo ancora a metà strada. Siamo in ritardo, è un dato di fatto e non ci nascondiamo. Speriamo in una risposta positiva, la nostra è una squadra strana, nelle partite decisive si trova pronta e contro le piccole facciamo fatica”.

Pioli a rischio, si valuta fino alla partita di Coppa Italia?
“L’unica cosa che conta è la partita di stasera”.

Sono sei mesi che aspettiamo la scintilla. Quale pensi sia la motivazione?
“E’ evidente che non abbiamo dato continuità ai risultati, dopo Napoli abbiamo fatto alcune vittorie di fila. Dopo Bergamo abbiamo perso certezze ed equilibri, mi dispiace puntare il dito contro la difesa. Ma la fase offensiva per quasi due mesi non ha giocato quel calcio dell’anno scorso che mostrava la squadra più bella d’Italia. Le qualità ci sono e sono evidenti, il valore è diverso da quello che mostra la classifica. In questo momento dobbiamo rincorrere e serve continuità, siamo in piedi in tre competizioni e dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi a fine stagione”.

Felipe Anderson in panchina, indicazione di mercato?
“No fino ad adesso non abbiamo avuto proposte dallo United, oggi sta in panchina perché attraversa un momento negativo. Deve trovare la serenità dell’anno scorso, lo metto in difficoltà ingabbiandolo. Può uscire da questo momento negativo. Non mi rompo la testa per i movimenti in entrata in caso di cessioni. 50 milioni ricevuti il 27 di agosto per Felipe Anderson ma li abbiamo rifiutati, non è cambiato niente credo ancora in lui, se esplode può costare molto di più. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, abbiamo resistito a più di 100 milioni per puntare su questo gruppo, abbiamo portato dentro giovani per dare seguito a quanto fatto. Dobbiamo dare risposte giuste e concrete, dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi”.