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L’EDITORIALE DI PAOLO CERICOLA. Insufficiente la scusa di Klose e Lulic
Due punti in cinque partite: un vero crollo…
L’EDITORIALE DI PAOLO CERICOLA. Insufficiente la scusa di Klose e Lulic
Due punti in cinque partite: un vero crollo…
Voce di popolo, voce di Dio, recita un vecchio detto. “Staff tecnico: accettiamo le vostre dimissioni” è lo striscione, già pronto perché non è una sorpresa ciò che è successo, che ieri sera è stato issato in curva Nord. L’epilogo di questa stagione è molto simile a quello precedente dove la Lazio di Reja comandò a lungo, rimase in vetta ma poi quando arrivò il rush finale si vide agganciata e superata, per differenza reti, dall’Udinese. Ma questa è finita nella maniera peggiore perché si avuto per più volte il match-ball per chiudere il conto e lo si è regolarmente sbagliato. Il risultato è invece stato di delusione e sconforto fra i giocatori, rabbia nella tifoseria tanto che qualcuno, onestamente pochi si sono fatti sentire già al termine della partita. L’alibi è e resterà quello delle assenze. Nella pancia dell’Olimpico riecheggiava anche ieri sera il solito disco; senza Klose e Lulic…..Già i due che in questa stagione hanno fatto la differenza che ormai mancano da molto tempo. Sarebbe ingeneroso non sottolineare la costante emergenza, ogni settimana c’è da fare la conta e solo pochi minuti prima della gara Reja ha potuto realmente capire chi potesse scendere in campo ma va altrettanto sottolineato che mai era capitata una stagione così. Lo staff tecnico per la prima volta in carriera si è trovato a preparare una stagione con impegni fitti come le coppe europee, la coppa Italia ed il campionato. E’ abbastanza evidente che qualche grosso errore è stato commesso. Impossibile pensare che sia tutto normale o che ci sia stato un accanimento della sfiga per motivare il lazzaretto che la Lazio ha subito in questa stagione. I numeri sono eloquenti; circa 30 infortuni dall’inizio della stagione fanno della formazione di Reja la seconda in campionato per numero di giocatori che hanno marcato visita, peggio solo il Milan. Qualcuno ha paventato l’ipotesi degli impegni stretti e vicini, ma allora perché la Lazio è seconda in questa graduatoria ed il Napoli è penultimo ? i partenopei hanno giocato lo stesso campionato, sono in finale di Coppa Italia ed hanno disputato un’ottima Champions League. Quindi ???? o San Gennaio c’ha messo le mani oppure il mix fra i carichi di lavoro, gli impegni e l’età dei giocatori, molti non più giovanissimi tipo Klose, Matuzalem, Mauri, Brocchi ad esempio, hanno creato la miscela letale. Gli infortuni hanno però una chiave fondamentale sulla tenuta della squadra. Non è colpa delle assenze di Klose e Lulic ad esempio ma della benzina finita già da un po’. Il Siena ieri correva più della Lazio che ha giocato una gara di cuore e nervi. I biancocelesti hanno messo il cuore oltre l’ostacolo ma non è bastato. Molti troppi gli errori. Sicuramente sotto porta non si è fatto molto, ieri ci sono state anche ottime occasioni e magari con il tedesco in campo il finale sarebbe stato diverso ma la Lazio non ha perso la champions ieri sera. Il 7 aprile, meno di un mese fa, all’Olimpico arriva in Napoli. Non c’erano Klose, Lulic, Dias, Brocchi era in condizioni precarie, e c’era Hernanes che però in questo finale è stato considerato pochino visto le scelte tecniche che lo hanno riguardato. Era quindi alla 31^ giornata, la Lazio vinse e si portò a +6 dal Napoli. Ieri si è giocata la 36^ giornata il Napoli ha 58 punti, la Lazio 56. Tradotto i biancocelesti hanno fatto 2 punti in 5 partite affrontando Juventus, Lecce, Novara, Udinese e Siena…..non si vadano a cercare alibi in giro….voce di popolo, voce di Dio….
Paolo Cericola
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