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“Dalla scuola allo stadio”, Klose: “Lazio, ho fatto la scelta giusta”
NOTIZIE LAZIO – Cataldi: “Esordire con la Lazio è stata un’emozione…”
Pubblicato il 22/01 alle 10.30
NOTIZIE LAZIO – Torna l’appuntamento con la Lazio nelle scuole. Stamattina Klose, Guerrieri e Cataldi si sono presentati all’Istituto Comprensivo Gianni Rodari in via Niobe per rispondere alle domande dei bambini. Tante curiosità da soddisfare, i giocatori biancocelesti non si sono sottratti,rispondendo divertiti.
KLOSE – Il più acclamato è stato Klose che alla domanda su cosa si provasse ad indossare la maglia della Lazio ha risposto: “È bello, ho fatto questa scelta per avere con la mia famiglia un’esperienza fuori dalla Germania. Dopo 5 anni siamo contenti di questa scelta”.
Sulla sua infanzia. “Ho iniziato tardissimo, intorno ai dieci anni. Da lì ho cominciato e ho scoperto che un hobby potesse diventare un lavoro. Io ho cominciato tardi ho fatto 4 anni il carpentiere, i miei dicevano che dovevo imparare un mestiere, dopo ho provato a giocare in una squadra in terza divisione e subito sono arrivato a Kaiserslautern e tre settimane dopo ho giocato in Bundesliga. Come si diventa forti? È come a scuola, bisogna fare lezione e studiare a casa. Solo imparando ogni giorno si può crescere anche come calciatore. Quanti gol ho fatto? Hai sbagliato domanda quest’anno. ( ride ndr). Nella mia carriera ne ho fatti tanti“.
Sulla differenza Italia-Germania: “In Italia c’è più tattica, le squadre in germania pressano, hanno più possesso palla che in italia, ma sono sullo stesso livello. In italia c’è solo più tattica”.
Sui litigi: “Litighiamo, giochiamo a calcio e ci alleniamo sempre insieme, vogliamo vincere sempre anche le partitelle e deve essere così, ma dobbiamo dimenticare velocemente i litigi”.
Sugli insulti: “Si, i difensori spesso vogliono provocare, ma l’importante è dimenticare in fretta”.
Sul razzismo in campo: “Io devo dire che ancora non ho visto e sentito niente di razzista, si parla sempre tanto di queste cose ma sulla mia pelle non ho visto questa cosa, noi dobbiamo dare ognuno il meglio. Anche io sono venuto dalla Polonia e la Germania ci ha accolti con le braccia aperte”
Sul fair play: “Io ho avuto opportunità di fare due volte una scelta che sta dentro di me. Una in Germania (portiere non aveva fatto fallo e io sono andato dall’arbitro per dire che non c’era il rigore). e pure a napoli, avevo segnato col il braccio e ho detto all’arbitro che non era gol”.
Sulla Coppa del Mondo: “E’ bellissimo. Giochi con una squadra di amici e compagni della tua nazionalità. Mi sento tedesco, e vincere con la Germania il campionato del mondo è un’esperienza fantastica”
CATALDI e GUERRIERI
Poi si passa ai giovani Cataldi e Guerrieri: “La mia passione è per la squadra biancoceleste, ho sempre visto l’Olimpico come un museo, per me è stata una grande soddisfazione all’esordio. Io ho cominciato da piccolino nella società del mio quartiere e insieme agli amici. Solo intorno ai 14 anni ho iniziato a sperare di farlo diventare un mestiere”. Il numero 32 si sofferma poi sulla vita dello spogliatoio. “Siamo una squadra e vivendo sempre insieme, i problemi sono cercare di entrare in campo e fare sempre risultato. Se ci sono problemi sono determinati dai risultati, che contano sempre. Cosa farò quando smetterò? Credo che sia ancora presto, spero di aver ancora tanti anni per poter giocare, poi quando smetterò speriamo di avere un’idea per fare qualcosa”
“. Infine il portiere. “Gioco nella Lazio da quando avevo 6 anni e ho sempre voluto fare il calciatore. Poi ho altri hobby come la pesca. La nostra giornata tipo? E’ fatta di allenamenti, spesso c’è doppia seduta, io faccio un allenamento a parte, dipende da quello che fai. Dipende dal tipo di allenamento”.
ADD
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