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LAZIO, un punto per avere la certezza almeno dell’Europa League
RASSEGNA STAMPA – CORRIERE DELLO SPORT – Tutti i calcoli dei biancocelesti a 180 minuti dalla fine del campionato…
RASSEGNA STAMPA – CORRIERE DELLO SPORT – Tutti i calcoli dei biancocelesti a 180 minuti dalla fine del campionato…
Champions o no, alla Lazio basta un punto per considerarsi matematicamente in Europa, il resto si vedrà alla fine. Conquistando un risultato positivo oggi contro l’Atalanta, i biancocelesti sarebbero certi di partecipare alla prossima Europa League. La Lazio ha 56 punti in classifica, arrivando a 57 sarebbe irraggiungibile per la Roma (può raggiungere i 56 punti, in caso di arrivo a pari merito con i laziali ha perso gli scontri diretti) e per il Parma (ha 50 punti, al massimo può arrivare a 56. Affiancando la Lazio a questa quota il Parma sarebbe però avvantaggiato avendo vinto 3-1 nel ritorno dopo la sconfitta per 1-0 dell’andata). Di regola si qualificano in Europa League le squadre che arrivano al quarto e al quinto posto della classifica più la vincente della Coppa Italia. Ma la finale della Tim Cup quest’anno vedrà in campo Juventus e Napoli: i bianconeri sono già in Champions, gli azzurri possono raggiungerli conquistando il terzo posto. In questo caso in Europa League andrebbe la sesta classificata. Sotto la gestione Lotito la squadra biancoceleste è riuscita a superare la fase a gironi solo una volta, è successo quest’anno. Prima dell’ultima esperienza vissuta in Europa League, il club laziale (sempre da quando Lotito è in sella) vantava tre partecipazioni internazionali e aveva collezionato altrettante eliminazioni, a dicembre la sua avventura si era già conclusa. Nel 2004-05 la Lazio superò il primo turno di Coppa Uefa, uscì nella fase a gruppi. Nel 2005-06 partecipò alla Coppa Intertoto ma fu esclusa in semifinale. Il 2006-07 fu l’anno di Calciopoli, nel 2007-08 si registrò il grande ritorno in Champions League: la squadra di Rossi superò il terzo turno eliminatorio, ma fu eliminata nella fase a gironi. Nel 2009-10, in Europa League, venne superato il preliminare e furono fatali nuovamente i gironi. La storia di quest’anno si conosce: Reja ha superato i play-off e con sofferenza ha ottenuto la qualificazione ai sedicesimi (è stato battuto dall’Atletico Madrid). Ma per la prima volta ha permesso a Lotito di passare il turno. Bisogna invece tornare indietro di nove anni, c’era Mancini in panchina e Longo era il presidente, per trovare la Lazio in una grande semifinale. Accadde in Coppa Uefa e la squadra fu eliminata dal Porto di Mourinho. La Lazio oggi scenderà in campo a Bergamo per l’Europa e per sfatare un tabù fastidioso. I biancocelesti fuori casa sono reduci da 5 sconfitte consecutive (Catania, Parma, Juventus, Novara e Udine). Derby a parte, la squadra non vince lontano dall’Olimpico dal 29 gennaio (Chievo-Lazio 0-3). Reja ha perso 7 volte nelle ultime 8 trasferte. Ha provato a centrare il colpaccio a Novara e non ci è riuscito, ci ha riprovato a Udine e ha fallito nuovamente. Contro l’Atalanta la Lazio giocherà l’ultima gara extraterritoriale di questa stagione, conquistando i tre punti collezionerebbe la 250ª vittoria esterna nei campionati di A. E arriverebbe anche l’ottavo successo esterno di questo torneo. Reja, da varie giornate, ha la possibilità di eguagliare il record di Zoff, Eriksson, Rossi e Mancini (nessuno di loro è mai arrivato a 9 successi esterni). La Lazio deve riscattarsi.
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