Pioli fa 100, calma e lucidità al servizio della Lazio

LAZIONEWS.EU – Pacche sulle spalle ai suoi, un sorriso per le telecamere e un brindisi tutto personale. La Lazio vince con il Chievo, finalmente anche convincendo tra le mura amiche dell’Olimpico e mister Pioli taglia un importante traguardo grazie alla ritrovata vittoria. Il successo sui gialloblu, il primo in questo 2016 nell’impianto casalingo, vale il centesimo punto in Serie A per il tecnico emiliano da quando siede sulla panchina biancoceleste. Cinquantanove gare per raggiungere la tripla cifra ed entrare nell’ordine delle centinaia, un percorso lungo un anno e mezzo, tanti spettacolari alti e qualche basso di troppo, sempre con lo stesso obiettivo fisso in mente: l’Europa.

CALMA E LUCIDITA’ – Dopo la batosta dell’andata in terra veronese, la sua Lazio ha restituito il torto al Chievo e a Maran: quattro gol anche all’Olimpico, dopo un primo tempo quantomeno complicato. All’intervallo Lazio in svantaggio, tanto sudore sulle maglie dei biancocelesti ma i tentativi non vengono concretizzati nei primi 45 minuti. “Cosa ho chiesto ai miei al break? Calma e lucidità”, è stata la risposta del mister. Quella calma e quella lucidità che il tecnico ha raramente perso, anche quando la sua panchina ha traballato pericolosamente durante il periodo a cavallo tra novembre e dicembre. I risultati stentavano ad arrivare, la crisi si faceva sempre più cupa, ma il mister non ha mai mostrato apertamente segni di cedimento. Non che nelle scelte tecniche non sia mancato qualche piccolo errore, ma Pioli ha sempre avuto fiducia nel proprio lavoro, facendosi forza e incoraggiando i suoi. La Lazio pare essere ora tornata su buoni livelli, attenzione a non abbassare la guarda, ma l’umore di squadra e sostenitori è certamente migliorato. Dopo l’eliminazione per mano della Juventus in Coppa Italia nessun crollo, i capitolini hanno risposto presente: quinto risultato utile consecutivo in campionato e il 100esimo punto regalato alle statistiche del tecnico ex Bologna.

LA MATEMATICA – 100 punti che permettono a Pioli di entrare in graduatoria in una speciale classifica: quale? Quella deelle partite impiegate per raggiungere questo traguardo. Meglio di lui solo tre allenatori, da quando le vittorie valgono tre punti. Mancini guarda tutti dall’alto (54 gare), segue il momumentale Eriksson (56), sul gradino più basso del podio Zeman (57). Poi proprio l’attuale tecnico biancoceleste, che ha collezionato 69 punti la passata stagione e, finora, 31 nella sua seconda annata. Dopo Pioli viene Reja (60), quindi Delio Rossi (62). Un traguardo personale che darà ancora più carica al mister: “Ora non conta il futuro di Pioli, conta il presente e il futuro della Lazio. L’Europa è un nostro obiettivo”, ha chiosato il tecnico alla vigilia della sfida con il Chievo. Europa che grazie alla vittoria sugli scaligeri e alla contemporanea sconfitta della Roma è ora un po’ più vicina: il quinto posto occupato dai giallorossi dista quattro punti. “Finché la matematica ce lo consente crederemo nella rimonta”, il mantra ripetuto fino a pochi giorni fa: conti alla mano la Lazio è tornata in corsa, 100 (e oltre) di questi punti a mister Pioli, ma ora poco spazio ai calcoli, è il momento della continuità.

Gian Marco Torre