Onazi riflette sul suo futuro, Pioli si concentra sul campo. La Primavera torna a volare

LE NEWS DELLA GIORNATA – Vigilia di Udinese-Lazio, i biancocelesti sono chiamati a dimostrare di essere usciti definitivamente dalla crisi. Mister Pioli è stato chiaro: “Non possiamo più sbagliare, voglio tornare a casa con i 3 punti” è stato il diktat dell’allenatore laziale. Per farlo si affiderà ancora una volta a Djordjevic in avanti, con Felipe Anderson che partirà dalla panchina: al suo posto confermato Keita. In porta Berisha mentre in difesa torna Hoedt, che ha risolto i problemi al ginocchio. Di fronte un’Udinese che, come ammesso dal tecnico Colantuono scenderà in campo senza paura: il ritiro è servito per compattare l’ambiente, adesso i bianconeri si aspettano un risultato positivo. Per una Lazio che deve dimostrare di aver ingranato la marcia giusta ce n’è un’altra che torna ad accelerare: i ragazzi di Inzaghi seppelliscono il Bari sotto una valanga di reti, riscattando il passo falso in Tim Cup contro l’Inter. Soddisfatto il tecnico che mette non dimentica la gara contro i nerazzurri: “In quell’occasione siamo stati sfortunati, ma possiamo giocarcela con chiunque”. A fargli eco Mattia e Rossi. “Ora sotto con l’Inter”. 

UN OCCHIO AL MERCATO – Non solo calcio giocato, gennaio è il mese della trattative per eccellenza. Dalla Nigeria arrivano le parole di Onazi a sbloccare il mercato laziale. “Posso confermare che sono arrivati interessamenti da Germania, Inghilterra e altri paesi. Sto prendendo il tempo che mi serve per fare la scelta migliore per la mia carriera”. Il centrocampista medita l’addio, il suo percorso con l’aquila sul petto potrebbe essere giunto al capolinea. Onazi riflette sul proprio futuro, Keita invece, sembra intoccabile. L’Atletico Madrid avrebbe messo gli occhi sul talentuoso esterno biancoceleste, tanto da valutare di formulare un’ipotesi ufficiale alla Lazio di 25 milioni di euro. Ne sono sicuri in Spagna: se la squadra di Simeone riuscisse a cedere Martinez al Tottenham partirebbe l’assalto a Keita.

Matteo Vana