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Lazio-Napoli 2-0, quando la rinascita di Zárate valeva il primato
L’argentino torna al gol dopo 14 mesi di digiuno, la Lazio si riprende la vetta…
C’ERA UNA VOLTA – L’idolo indiscusso del popolo, Mauro Zárate. Un personaggio controverso, capace di dividere la massa: campione indiscusso per alcuni, giocatore mediocre per altri. Sono pochi i casi nella storia laziale in cui un solo calciatore è stato cos’ amato e così odiato allo stesso tempo. Innamorato del pallone, protagonista con colpi di genio assoluto, attaccante che si sacrifica poco per la squadra: le definizioni per l’argentino si sono sprecate, così come i paragoni con i grandi del passato. L’esperienza in biancoceleste è finita nel peggiore dei modi, ma c’è una partita che ha messo tutti d’accordo. Quella del 14 novembre 2011, era un Lazio-Napoli.
I biancocelesti vengono da 2 turni senza vittorie, il Napoli da tre partite senza sconfitte: la bilancia pende decisamente dalla parte degli ospiti. Reja, dopo averlo tenuto in panchina nel derby e sostituito anzitempo contro il Cesena, punta tutta sull’argentino. Un azzardo per molti, ma sarà la mossa vincente. Basta un quarto d’ora per averne conferma. Zárate prende palla e calcia di sinistro, De Sanctis non può nulla. Torna a segnare l’argentino dopo 14 mesi di digiuno, un’eternità per un attaccante. La reazione degli ospiti è immediata, affidata soprattutto alle incursioni di Lavezzi. La Lazio pasticcia più del dovuto in difesa e alle soglie della mezz’ora rischia grosso sul destro a giro del Pocho che si stampa all’incrocio dei pali. Al 32′ i padroni di casa chiedono invano il rigore per un contatto in area fra Floccari e Grava, poi lo stesso Floccari sforna un assist prezioso per Zárate, che fallisce il raddoppio calciando troppo debolmente. Il break è quasi inopportuno, troppo bello lo spettacolo in campo per interromperlo. Nella seconda frazione è la Lazio a partire meglio, al quarto d’ora arriva il raddoppio: l’argentino vede Floccari, da due passi l’attaccante laziale non fallisce. Torna al successo la Lazio, Reja ritrova vetta e il suo attaccante migliore. L’azzardo paga.
Stasera sarà di nuovo Lazio-Napoli. Nella squadra di Pioli c’è un campione troppo spesso paragonato all’argentino: Felipe Anderson. Nazionalità diversa, ma stessi problemi. Il brasiliano partirà titolare contro la squadra di Sarri, un azzardo per molti. Ma in qualche circostanza osare paga, Reja docet.
Matteo Vana
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