Il nuovo “Pogba” è austriaco: Sarac, l’enfant prodige che volevano tutti

Pubblicato il 14/2 alle 14.30

PRIMAVERA LAZIO – 18 anni di lucente prestanza fisica, 18 anni di talento. Dejan Sarac, sbarcato già lo scorso luglio a Formello, con prorompente personalità e caparbietà sta conquistando il suo posto nel gruppo. Ieri, contro il Latina, la sua prima rete. Il 23 gennaio era arrivato l’esordio in biancoceleste a Palermo: da quel momento c’è sempre stato, collezionando quattro presenze in campionato e due in Coppa.

I PRIMI PASSI: LE ORIGINI DEL “NUOVO POGBA” –  Nato in Austria, nella ridente cittadina di Graz, da famiglia serba il 17 gennaio 1998, ha giocato sempre nelle squadre giovanili del FC Admira Wacker Moedling. Questo giovane centrocampista centrale, nonostante l’altezza, è piusttosto veloce e dinamico. Dotato di buona tecnica, calcia bene con ambedue i piedi e non disdegna le sortite in attacco. Il suo 1,87 m d’altezza per un peso di 76 kg, ed una tecnica che vede ampi margini di miglioramento, gli hanno permesso di guadagnarsi il soprannome di “nuovo Pogba”. L’ex Admira Wacker (squadra austriaca della Fußball-Bundesliga), era stato adocchiato dal ds Igli Tare che lo voleva da tempo. La trattativa si è poi conclusa positivamente per il club dei capitolini anche grazie agli ottimi rapporti con l’agente del ragazzo Shkumbin Qormemeti. Si tratta dello stesso procuratore  del giovane Mika Rokavec, il classe ’96 già al servizio della Lazio dal 2013. Era stato proprio l’agente del calciatore a dare l’annuncio tramite una foto sul proprio profilo Facebook, che lo ritraeva in compagnia del calciatore e di Tare. “Sarà il nuovo Pogba”, aveva annunciato immediatamente, fiero del suo assistito.

UNA CONCORRENZA SPIETATA – La Lazio ne ufficializza l’acquisto il 29 giugno 2015, dopo aver vinto la concorrenza di Liverpool, Borussia Dortmund e persino delle italiane Atalanta ed Inter. A luglio viene inserito nel gruppo della Primavera, ma non può essere inizialmente utilizzato: il transfer da parte dell’UEFA arriverà solo a gennaio 2016.

LA LAZIO TOGLIE, LA LAZIO DA’ – “Happy to sign for S.S. Lazio” (Felice di aver firmato per la Lazio), queste le parole di Dejan sul suo profilo Instagram, risalenti alla scorsa estate. Sarà stato forse un saluto malinconico ad una terra che prima ha accolto i suoi, poi ha cullato lui per 17 anni e che ora lo vede partire, alla volta di un Paese diverso, una città diversa ed un calcio diverso. Non deve essere facile per chi, come lui, è stato costretto a lasciare la famiglia, gli amici, le proprie abitudini per cercare la sua strada e  rincorrere un sogno. Ma la chiamata era di quelle importanti, il classico treno che capita una volta nella vita: Sarac lo ha preso al volo, salutando tutti fino al 2018. Il suo trampolino di lancio si chiama Lazio ed i frutti di questa scelta difficile non si stanno facendo di certo attendere.

L’AQUILA, LA NAZIONALE, LA VITA – A Palermo il suo primo quarto d’ora di gara. E l’unica sconfitta in campionato da quando in campo c’è lui. Dopo la trasferta siciliana tante soddisfazioni: Bari, Crotone ed infine Latina. Ieri, al Fersini, il suo primo gol. Bellissimo tra l’altro, ed ancor più che bello, di quelli importanti. Le gioie per il ragazzo austriaco con passaporto serbo non si esauriscono con la Primavera biancoceleste: il selezionatore dell’Under 18 serba, infatti, lo ha inserito nella rosa della Nazionale, assieme ad un altro talento che si sta facendo le ossa proprio in Italia, con il Milan Primavera: si tratta dell’ala sinistra Mihael Modic. Dejan, 18 anni, voglia di emergere, migliorarsi e crescere. Quando si è così giovani, sognare costa poco ma vale di più, e questo prestante moretto arrivato dal di là delle Alpi lo sa bene: Inter, Atalanta, Liverpool, Borussia Dortmund stanno a guardare; lui, il futuro, ha scelto di scriverlo con l’aquila sul petto.

Michela Santoboni