Podolski vs Candreva: gol e giocate per vincere in Europa

FACCIA A FACCIA – La Lazio è avvisata: alla Turk Telekom Arena troverà 52 mila cuori giallorossi molto caldi, pronti a spingere con tutto il tifo possibile il Galatasaray di Denizli verso la vittoria. La Lazio però si troverà davanti anche un amore promesso ma mai sbocciato: Lukas Podolski, uno dei punti di forza del club di Istanbul. Il tedesco si prepara al duello con Candreva, che agirà nello stesso ruolo.

AD UN PASSO DALLA CAPITALE – Tedesco di origine polacca, Podolski ripercorre le orme di Miro Klose e con il goleador della Germania stringe negli anni un rapporto saldo dentro e fuori dal campo. Così, quando l’attaccante decide di chiudere la lunga esperienza al Colonia, in Bundesliga, guardare a Roma viene naturale: la Lazio di Edy Reja è in lotta per un posto in Champions e con l’amico Miro formerebbe la coppia che in nazionale fa già faville. L’affare viene fiutato dalla dirigenza biancoceleste a gennaio, poi sembra poter diventare realtà a giugno, ma è troppo tardi e sul gioiellino tedesco si fionda l’Arsenal. Il salto in alto di Podolski coincide però anche con l’inizio della sua discesa: 31 gol in due anni e mezzo a Londra, numeri buoni ma non abbastanza soddisfacenti per un perfezionista come Wenger, così arriva finalmente in Italia, ma all’Inter, dove sarà protagonista di una parentesi grigia fatta di 17 presenze e 1 sola rete. Inizia così la sua nuova vita al Galatasaray, in un 2015-16 che lo ha già visto esultare 11 volte. Fino al ritorno della Lazio e di Klose, avversari europei da superare ad ogni costo: stavolta non ci sarà spazio per i sentimentalismi.

LEADER DAL FUTURO INCERTO – La finestra di mercato del probabile arrivo di Podolski si chiude con un acquisto che fa storcere il naso a molti: la Lazio prende Candreva dal Cesena, un giocatore che la piazza non vuole perché considerato tifoso della Roma. I primi mesi in biancoceleste sono una sofferenza per Romoletto, ma le sue corse e le sue grandi giocate trasformano i fischi in applausi, fino ai gol decisivi e un ruolo da protagonista. Dopo tanto vagare in giro per l’Italia, Candreva trova casa proprio nella sua città e si realizza come calciatore diventando anche un perno della nazionale, prima di Prandelli e poi di Conte. Non sarà biondo, né tedesco, ma i gol li sa fare tanto e forse anche meglio di Podolski: dopo 4 anni di Lazio è salito a 42 il totale delle sue reti, uno in più di Klose nello stesso arco di tempo, l’attaccante più prolifico degli ultimi anni laziali. La classe di un centrocampista, la vena realizzativa di un bomber: Candreva è uno degli investimenti più indovinati dell’era Lotito, con circa 9 milioni spesi per un valore che attualmente si aggira intorno ai 30. Ma il rischio è anche quello di perderlo: “E’ possibile, che il suo ciclo alla Lazio possa finire e che a fine stagione chieda di andare via”, queste le parole del suo agente Pastorello. A giugno si parlerà di futuro, ma nel presente c’è da salvare una stagione nata sotto una cattiva stella che ha però nell’Europa l’opportunità di riscatto più luminosa.

IL CONFRONTO – Esterni d’attacco con il vizio del gol: più punta Podolski, più centrocampista Candreva, ma entrambi con medie gol incredibili. Il giocatore del Galatasaray ha superato i cento gol in Germania con le maglie di Colonia e Bayern Monaco e ne ha segnati 48 con la maglia della Germania (Gigi Riva, miglior marcatore della storia dell’Italia è a 35 gol ndr). Candreva taglierà contro i giallorossi il traguardo della 350° presenza da professionista, di cui più della metà (179) con la maglia della Lazio. Un motivo in più per cercare la vittoria in casa del Galatasaray, dove una italiana non vince da 53 anni, quando il Milan si impose 1-3. L’imprevedibile Lazio di Pioli proverà a sfatare anche questo tabù.

Dal nostro inviato a Istanbul

Giorgio Marota