Di seguito i lanci dell’intervista realizzata a Gigi Corino da “I Laziali Sono Qua”, trasmissione radiofonica in onda dalle 10 alle 13 dal lunedì al sabato sugli 88.100 FM di Elleradio
Sulla differenza di rendimento tra campionato ed Europa League:
“Il campionato è stato influenzato dalla cattiva preparazione, dovuta agli stravolgimenti per affrontare la Supercoppa a Shanghai contro la Juventus. E’ stato il punto base che ha portato giocatori fondamentali a non rendere come nella passata stagione. Evidentemente l’Europa regala motivazioni che i giocatori non trovano più in Serie A e questo è un peccato. Oggi ci ritroveremo a giocare per provare a sorpassare il Sassuolo, non certo il massimo rispetto alle aspettative stagionali. Al di là dei risultati si è visto che le motivazioni dei giocatori non sempre sono state al cento per cento in campo”.
Sulle motivazioni tattiche che hanno portato ad un ridimensionamento e su De Vrij:
“La Lazio lo scorso anno aveva una capacità di sbloccare molto velocemente le partite, quest’anno questa caratteristica è un po’ mancata anche a causa di una maggiore apprensione nell’approccio, con la difesa non affidabile come nella passata stagione. Questo non ha permesso ai tanti giocatori offensivi e veloci della Lazio di sfruttare spazi che in Europa invece non sono mancati. Anche gli infortuni hanno pesato: secondo me De Vrij era ed è fondamentale per questa squadra, lo vedo come uno dei migliori talenti difensivi d’Europa”.
Sulle possibilità della Lazio in Europa League:
“Vincere ti manda sulla luna, aiuta sempre a migliorare. Aumenta la fiducia in se stessi, si azzardano giocate che con la depressione delle sconfitte non arrivano e osando di più spesso si ottiene di più. Io credo nella possibilità di coronare un sogno in Europa per un semplice motivo, perché sono un tifoso della Lazio e i tifosi sono fatti per sognare”.
Su Pioli:
“Lo stimo molto, ha un suo modo di lavorare e ha avuto anche l’abilità di superare un grande momento di confusione. Mi auguro che possa sempre lavorare con serenità. A volte sono mancate le prestazioni di giocatori che l’anno scorso erano stati punti fermi e che quest’anno sono venuti a mancare. Al di là di De Vrij, anche Biglia si è ritrovato spesso fuori e gli attaccanti, soprattutto in campionato, faticano tantissimo a segnare. Sicuramente la società doveva provvedere sul mercato a colmare mancanze che erano parse evidenti sul campo”.