CRONACHE
Il direttore amministrativo Cavaliere: “Il debito della Lazio non è raddoppiato”
NOTIZIE LAZIO – Poi ha aggiunto: “Il vero risultato economico è una perdita negativa di circa 5 milioni di euro”…
Pubblicato il 2/3 alle 13.23
NOTIZIE LAZIO – In seguito alla pubblicazione della seconda semestrale del 2015, è scoppiato un vero e proprio caso mediatico. Per fare chiarezza sulla situazione, ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3, è intervenuto il Direttore amministrativo Marco Cavaliere, intervistato dal Responsabile della comunicazione Stefano De Martino.
“Il presidente Claudio Lotito è intervenuto nell’aumento di capitale del 2004. C’erano 550 milioni di debiti e la società era fallita. Una situazione che impediva la continuazione dal punto di vista civilistico e sportivo. L’intervento si è articolato in due fasi: la prima ha messo in bonis la società. Si è proceduto attraverso una rateizzazione tributaria, permettendo alla società di smaltire il debito in un numero di anni maggiore con una rata di circa 6 milioni l’anno. Vorrei sottolineare che la nostra è l’unica realtà in cui i contribuenti sono stati tutelati proprio grazie a questa restituzione. Dal punto di vista sportivo invece, vi erano soltanto 8 giocatori. In dei tempi limitati andava così rifondata completamente la rosa. Il parco giocatori attuale ha un valore altissimo grazie alla capacità di individuare elementi in grado di valorizzarsi. Sono tutti di proprietà e nessuno è in prestito con diritto di riscatto”. Poi sulla seconda fase di interventi: “Successivamente vi è stata una fase di sviluppo con l’implementazione del centro sportivo e del settore giovanile. Si è anche diversificata la società, creando la Lazio Marketing per aprire negozi di proprietà. Attualmente è in progetto anche la realizzazione di un albergo in centro, attraverso l’acquisto di un immobile al costo di 22 milioni. Un investimento finanziato attraverso un mutuo. È stato creato anche uno studio televisivo, radiofonico e una rivista ufficiale. Una serie di manovre che ha portato risultati innanzitutto a livello economico con un utile per circa 64 milioni di euro, rispettando tutte le richieste normative sia a livello nazionale che Uefa, anche secondo i nuovi indici del “fair play finanziario”. A livello sportivo è arrivata invece la vittoria di tre trofei, tra cui un trionfo storico contro la Roma. Senza considerare il grande lavoro del Settore Giovanile a livello di successi e valorizzazione di giocatori”.
Sul semestrale
“Il vero risultato economico è una perdita negativa di circa 5 milioni di euro, un risultato migliore di 7 milioni rispetto alla stagione precedente. I 15 milioni di cui si parla fanno riferimento ad un indebitamento finanziario netto autoliquidante. È un dato che va analizzato: rappresenta la somma di disponibilità liquide (circa 9,5 milioni di euro) e un indebitamento di 24 milioni. I 7 milioni sono un residuo del mutuo per l’immobile del centro per cui sono state pagate delle rate anticipatamente. Ne deriva una somma di 17 milioni che sono delle anticipazioni su dei ricavi relativi al semestre successivo. La situazione finanziaria è assolutamente sostenibile, andrà a diminuire nel tempo. Il cash flow è positivo, è stata prodotta cassa. Sono stati usati toni troppo allarmistici e fuori luogo che non tengono conto della storia recente”.
Il centro sportivo.
“Intanto vorrei sottolineare che da quando c’è Lotito il consiglio di gestione e sorveglianza non percepisce compensi, come visibile nel bilancio. Per quanto riguarda l’attività delle parti correlate, questa prevede degli investimenti che hanno rifondato il centro sportivo. Sono state scelte società competitive dal punto di vista economico sia per l’implementazione straordinaria che la manutenzione. Sono stati sostituiti vecchi contratti a condizioni migliorative sia dal punto di vista finanziario che di efficienza. Sfido chiunque a venire a visitare Formello, fiore all’occhiello per l’Europa. I risultati sono senza dubbio migliori del passato”.
L’academy.
“È fondamentale per coltivare i talenti e seguirli in modo più approfondito all’interno della struttura. Sono investimenti tesi allo sviluppo del Settore Giovanile con l’obiettivo di produrre valori, ovvero giocatori in grado di fornire risultati sotto il profilo sportivo o economico. Rappresenta una patrimonializzazione della società e un’ottimizzazione della situazione”.
Il debito.
“Sono previsioni fatte su non so quali basi. Non può esserci un peggioramento perché il cash flow è positivo di 6 milioni. Ogni numero va letto insieme agli altri, ho difficoltà a pensare che possa raddoppiare. Non bisogna confondere l’aspetto economico da quello finanziario. Essendo una società quotata in borsa, bisogna stare attenti a fare determinate valutazioni. La rata del Fisco? Nel 2004 sono stati pagati 12 milioni soltanto per accedere alla rateizzazione. È stato assunto un buco creato dalle gestione precedenti, con queste cifre le altre società compravano i giocatori. Per tre anni sono state pagate praticamente due squadre, comprese le ritenute non versate”.
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