Corradi: “Lazio avversaria di se stessa. In Europa può e deve arrivare lontano”

Pubblicato l’8/03 alle ore 18.03

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – Quando l’urna di Nyon ha accoppiato la Lazio con lo Sparta Praga molti hanno esultato, altri, invece, i più nostalgici, hanno ripensato a quel 9 dicembre 2003, giorno in cui la banda Mancini fu sconfitta nella tana dei cechi, venendo, così, eliminata dalla Champions League. Tra i protagonisti di quella squadra troviamo Bernardo Corradi, partito titolare nella gara contro i granata di tredici anni fa. L’ex attaccante laziale ha rilasciato queste dichiarazioni in esclusiva alla redazione di Lazionews.eu:

Quest’anno si vedono due Lazio diverse: una in campionato e un’altra in Europa League. Come se lo spiega? E’ solo un problema di motivazioni?

“Assolutamente no. Quando io ero alla Lazio è capitato, per esempio, che abbiamo dovuto giocare la Champions, oltre che il campionato, e il nostro cammino nelle due competizioni è andato di pari passo. Credo comunque che questa discontinuità di rendimento dei biancocelesti sia la chiave di lettura per interpretare la diversità tra l’anno scorso a quest’anno. Con il Torino è stato evidente, sembravano ci fossero due squadre, una scesa in campo nel primo tempo e l’altra nel secondo. Il mister ce la sta mettendo tutta per cercare di trovare una soluzione, che deve essere trovata soprattutto dai giocatori. Sono loro, infatti, che scendono in campo la domenica.”

Sugli attaccanti a disposizione di Pioli

“Ho sentito alcune recenti interviste di Klose. Ha dichiarato di stare bene alla Lazio e di voler continuare a giocare per altri due anni. Ha grandi motivazioni quindi e un giocatore del genere, con il suo passato e l’incidenza che ha nello spogliatoio, perchè credo sia un esempio per tutti, è fondamentale averlo. Purtroppo nessuno dei centravanti, come del resto la Lazio, ha avuto continuità di rendimento. La differenza, a mio avviso, la faranno i giocatori che l’anno scorso hanno dato il là anche agli altri per far bene. Mi aspetto molto in questo senso da Felipe Anderson e Candreva. Anche Keita quando entra fa sempre bene.”

Giovedì contro lo Sparta Praga. E’ stata generosa l’urna di Nyon?

“D’ora in poi le partite saranno tutte difficili, al di là delle difficoltà dell’ambiente caldo che troveranno. Il principale avversario che la Lazio dovrà sconfiggere lo ha in casa, ed è la Lazio stessa. Una squadra che ha questi alti e bassi deve in primis superare i propri problemi. Se approccia bene la gara è una squadra difficile da affrontare e che esprime un bel calcio. Nel momento in cui non lo fa…il campionato parla chiaro”

Dove può arrivare la Lazio in Europa League?

“I biancocelesti hanno le qualità per arrivare fino in fondo in Europa League e devono provarci. L’accesso ad un posto in Europa passa solo ed esclusivamente attraverso un successo in questa competizione, che può salvare questa stagione”

Riccardo Caponetti
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