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MERCATO. Stramaccioni: «Stimo Zàrate, ma a quelle cifre è fuori mercato. Sentiva troppo la gara con la Lazio»
L’allenatore dell’Inter parla della punta argentina
MERCATO. Stramaccioni: «Stimo Zàrate, ma a quelle cifre è fuori mercato. Sentiva troppo la gara con la Lazio»
La stagione è finita e la Lazio si sta proiettando verso la sessione estiva di mercato che sta per cominciare. Si pensa a nuovi acquisti, a possibili cessioni, ma anche a grandi ritorni, come quello di Mauro Zàrate. L’attaccante argentino era stato ceduto in prestito all’Inter all’ultimo giorno utile del mercato della scorsa estate ma, dopo una stagione non proprio esaltante, il club nerazzurro non sembra intenzionato a riscattarlo. Con Gasperini e Ranieri Maurito non aveva trovato spazio nell’undici titolare e, spesso, neanche nei sette della panchina. Con Stramaccioni l’argentino aveva riconquistato fiducia e si era reso protagonista di buone prestazioni. Tuttavia, gli ultimi due mesi a buoni livelli non sembrano sufficienti per meritarsi il riscatto da 15.5 milioni che Moratti dovrebbe versare nelle casse biancocelesti. A ribadirlo è stato proprio il tecnico romano, che a Il Corriere dello Sport ha parlato anche di calciomercato: «Questa campagna acquisti-cessioni è fondamentale perché, come ci siamo detti con il presidente, per noi è l’anno zero. Lui ha detto che resterà chi lo merita ed è davvero così. Stiamo lavorando d’equipe e siamo un gruppo molto compatto dal quale uscirà la nuova Inter. Ad oggi c’è ancora qualche variabile interna che Moratti deciderà». Zàrate è una di queste variabili? Può restare o tornerà alla Lazio? «Mauro lo stimo tantissimo e penso che in queste 8 partite abbia inciso non poco. La scorsa settimana secondo me non ha fatto bene, forse perché sentiva molto la gara con la Lazio, e io do grande valore agli allenamenti. Con Zàrate sono in ottimi rapporti ed è un giocatore interessante, ma a quelle cifre è fuori mercato. Certo però che in un campionato come quello di quest’anno, dove 12 squadre hanno giocato con la difesa a 5, avere gente che salta l’uomo e crea superiorità numerica è importante».
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