REJA lascia la LAZIO e non torna indietro, anche se Lotito ci spera…ma intanto pensa a Pioli

E’ ormai lontano da Roma. Nella notte è tornato a casa ,in Friuli. Edy Reja ha già preso la sua decisione; non sarà più lui a guidare la Lazio. E così l’avventura del tecnico friulano a Roma, sulla panchina biancoceleste, è arrivata al capolinea. Ma stavolta la decisione, dopo i dubbi iniziali com’è naturale che sia, l’ha presa lui, il tecnico. Lotito ancora spera cambi idea; i due si sentono telefonicamente ma questa volta non ci sarà nessuna retromarcia, nessun ripensamento.

Già sabato scorso alla vigilia della gara contro l’Inter Reja aveva preso la sua decisione. Qualche segnale lo aveva mandato già allora così come nella pancia dell’Olimpico al termine della sfida contro i nerazzurri. Martedì nel salutare la squadra più di qualcuno aveva capito che non era un semplice saluto, fra questi lo stesso presidente, presente al brindisi. Sì, perché incredibile ma vero, come aveva anticipato Lazionews.eu, la scena si è ribaltata clamorosamente. E’ il gioco delle parti. Reja lascia perché non vede sintonia a 360°. Il nodo non è il suo staff o il contratto proposto, per la verità mai fatto, le dimissioni date e poi rientrate o alcune frizioni o il mercato futuro… Certo queste hanno un peso ma non sono la causa. Lotito e Reja si sono visti a Formello, 40 minuti, martedì scorso ma poi il contatto fra i due è ancora quotidiano. Il presidente spera ancora in una retromarcia di Reja, c’è grande stima in lui, e che magari accetti di rinnovare restando poi anche in società quando si fosse stufato di stare in campo.

C’ha provato anche il ds Tare attraverso un incontrato mercoledì nell’albergo di Ponte Milvio ma ormai la decisione è stata presa. Reja lamenta un gioco al massacro nel mondo Lazio. La Roma ha avuto una stagione difficile eppure tutte le componenti hanno remato dalla stessa parte; questo lamenta Reja: la ricerca continua del pelo nell’uovo cercando più di sgretolare che di costruire. Cose difficili per un uomo tutto d’un pezzo ma digerire nel tempo ed allora a Formello ha svuotato il suo ufficio e ha salutato tutti i dipendenti della squadra biancoceleste. Il divorzio, dunque, di fatto si è già consumato, anche se ancora non è stato ufficializzato. E’ partito senza avere appuntamenti a Roma e senzala necessità di tornare. Si trova a Lucinico, in provincia di Gorizia, a casa con la moglie Livia a ricaricare le pile. Il telefono squilla in continuazione, arrivano anche proposte di panchine ma è difficile pensare oggi la futuro. Una pausa per ricaricare le pile, lui uomo di campo non potrà certo stare fermo così come non lo potrà fare la Lazio.

Lotito non è convinto del tutto sulle alternative che stanno circolando in questi giorni al tecnico goriziano. Gianfranco Zola, dopo i contatti avuti a febbraio, rimane in pista, ma di sicuro non aspetterà in eterno una chiamata , ha dato segnali chiari elaborando uno staff, molto nutrito, da portare a Roma, anche dal punto di vista medico ed economico. Per quanto riguarda Roberto Di Matteo, invece, il nome piace, anche perché conosce l’ambiente caldo romano, ha vinto la FA Cup e sabato sera si gioca una finale di Champions League. Appunto. Bisognerà, quindi, capire le esigenze e le vere intenzioni anche del tecnico dei Blues dopo.

Capitolo Mazzarri: impossibile , costa troppo. In effetti il tecnico del Napoli è il secondo allenatore più pagato della serie A e soprattutto di questi tempi, certe cifre sono inavvicinabili. E Lotito lo sa bene. Ecco perché c’è in piedi anche l’ipotesi Pioli. Giovane, fa giocar bene le sue squadre, ad esempio, potrebbe prevedere Hernanes, Ederson e Klose… Non costa follie… Potrebbe però uscire anche qualche nome a sorpresa… Lotito ama i colpi ad effetto…

Samantha Trancanelli.